Il migrante | L’arrivo a Marino della famiglia di Diego

Rubrica a cura di Salvatore Foggiano
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Subito salita in auto, la famiglia di Diego si sposta verso Marino (Roma). E’ sera, non sa dove si trova e come ci si arriva, confida nel navigatore.

Dopo circa quaranta minuti, Diego (docente sorrentino in servizio lontano dalla sua terra) e la sua famiglia arrivano a Marino, che, a quell’ora, in inverno, è deserta,

Diego, però, scorge una persona alla quale chiede dove trovare un albergo. “Albergo? – replica – A Marino non ci sono alberghi o meglio ci sono ma d’inverno sono chiusi”.

Stanchi e affamati continuano il giro della città finché verso CastelGandolfo trovano un hotel che li ospita per la notte.

Quella sera Diego, in una stanza fredda e poco ospitale pensa che sta per iniziare la sua carriera, forse una nuova vita, non senza dedicare un pensiero al suo Napoli che sta vincendo contro l’Inter.

Il giorno dopo, si reca alla scuola assegnatagli, mentre la mamma e la sorella si mettono alla ricerca di una casa; Diego viene accolto bene, molto bene sia dal Dirigente che si informa sulle sue esperienze sia dalla vicaria che subito gli presenta le colleghe e poi lo manda in una classe a fare la sua prima lezione.

Diego è elettrizzato, spiega, legge e parla con gli alunni, nel frattempo un’addetta della scuola gli aveva detto che se poteva essergli utile il marito fittava una casa; beh Diego vede la “mano della Madonna” in questo e subito prende appuntamento col marito della signora per vedere la casa. A pranzo lo racconta alla famiglia e subito vanno a vedere questo appartamento che incontra il gradimento dei nostri tre protagonisti che la prendono. E così un altro tassello della nuova vita è messo.

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