Il migrante | Il prof e il bambino autistico: “Mi ha cambiato la vita”

RUBRICA A CURA DI SALVATORE FOGGIANO
I primi giorni di lavoro a Marino (Roma) trascorrono veloci, mentre le vere incombenze come allacci, forniture, registro del contratto di casa, Diego li lascia alla sorella che è molto più brava di lui in queste cose. Lui comincia a conoscere meglio colleghi e colleghe, e soprattutto conosce la maestra Adelina che sarà la sua tutor per l’anno di prova, una professionista competente, attenta ma più di tutto una persona buona: con lei si crea subito un’unità di vedute. Ma poi ci sono anche tutte le altre, simpatiche, cortesi e brave con gli alunni, da tutte Diego imparerà qualcosa e tutte porterà nel cuore. Ma qui, in questa scuola Diego fa un incontro, il più importante di tutti, uno di quegli incontri che ti cambiano la vita. Sì è l’alunno “Paoluccio” autistico, parla poco, ma si fa ben capire. Diego trascorre molto tempo con lui, cerca di fargli fare i suoi esercizi ma passa molto tempo ad osservarlo e senza rendersene conto Diego viene “cambiato” da Paoluccio. Già, perchè nei momenti di sconforto o di demoralizzazione che lo prendono spesso, Diego pensa al “suo” alunno particolare e alla forza che mette per vivere e pensa: “Se Paoluccio ogni mattina si sveglia e mi viene incontro con le braccia aperte chiamandomi Salvatoio, e lotta per vivere, io devo ringraziare Dio ed essere ‘contento’ dei miei piccoli problemi e lottare anche io”.