Moderna, colorata e progressista

Ne è valsa sicuramente la pena. Abbiamo atteso sette mesi, ma poi il regolamento per la costituzione della nuova Commissione consiliare per le Pari opportunità è arrivato. E ha stupito, stordito, entusiasmato tutti, conquistando l’unanimità dei consensi nell’assemblea cittadina. Dentro ci sarà un delegato della scuola, uno della sanità, uno delle comunità LGBT, uno degli anziani, uno dei diversamente abili, due delle associazioni del territorio, uno delle giovani generazioni, uno della categoria degli inoccupati da più di un anno, uno della comunità degli extracomunitari residenti sul territorio da almeno due anni e uno della categoria delle madri lavoratrici. Un’apertura – quasi avveniristica – a tutte le componenti della società. Moderna, progressista, colorata. La nuova Cpo è strutturalmente diversa rispetto a quella, istituita nel marzo 2012 e composta di sole donne. Dunque, Annunziata Aiello, Tiziana Barba, Daniela Denaro, Nancy De Maio, Carmen Santoro, Annamaria Ponti, Maria Grazia Esposito, Giorgia De Gennaro, Aurora Lombardi, Emilia Terracciano, Valeria Grieco e Giulia Esposito lasceranno il posto ad una compagine più articolata. Soddisfatto anche Maurizio Cinque, leader dell’opposizione in Consiglio comunale. “Con le modifiche apportate al vecchio regolamento, speriamo si possano rimuovere, anche a Vico Equense, gli ostacoli alla partecipazione economica, sociale e culturale ai cittadini che, per ragioni connesse al genere, all’età, all’origine etnica, all’orientamento sessuale, alla razza e alle convinzioni personali, si sentono escluse dalle dinamiche sociali e politiche della Città – dice Cinque -. Si è preso atta delle difficoltà operative della precedente Cpo e la maggioranza ha presentato un regolamento che potesse superare le criticità emerse. Da parte nostra, abbiamo cercato di aumentare la rappresentanza, proponendo l’inserimento di rappresentanti di attività economiche, del mondo giovanile e delle associazioni. L’emendamento è stato accolto e, pertanto, abbiamo approvato questo testo”. È interessante, ora, aspettare la risposta della cittadinanza: ci saranno cittadini “coraggiosi”, che non avranno timore nel candidarsi alla Cpo quali rappresentanti della comunità Lesbiche, gay, bisex e transgender? Inoltre, la presenza di tante categorie, non rallenterà l’iter per la composizione? Nella scorsa amministrazione ci vollero venti mesi per giungere alla nomina e il sistema era certamente meno complesso. Al momento, al di là di questi dubbi, resta la soddisfazione per un testo d’avanguardia, che pone Vico Equense al passo con le città più evolute d’Italia e d’Europa. Ora sta ai cittadini, alle associazioni, alle categorie indicate nel regolamento raccogliere la sfida di traghettare una grande opportunità di democrazia partecipativa nella terra del rispetto e del riconoscimento reciproco.


Commenti

Una risposta a “Moderna, colorata e progressista”

  1. P. Marino, F. De Gennaro

    Dissentiamo dal vostro entusiasmo e dai consensi politici ottenuti riguardo all’apertura a gay e lesbiche da parte della commissione pari opportunità, e ci sconcerta la presunta identità cattolica della redazione del vostro giornale.