La proposta di legge regionale che modifica il Piano Urbanistico Territoriale in Penisola sorrentina ha ricevuto il placet della commissione Urbanistica. Manca il passaggio in Consiglio regionale e il testo proposto da Alfonso Longobardi diventerà legge. Interessante la riflessione di Raffaele Attardi, già sindaco di Sorrento e co-fondatore del Gruppo de “La Grande Onda”.
É in arrivo una modifica del Piano Urbanistico Territoriale PUT della penisola sorrentina. Penso che a molti di voi piacerebbe sapere in cosa consiste la modifica. Si diceva una volta che scelte così importanti andavano condivise. E invece non é mai stato così.Per questo il PUT e le sue modifiche sono visti come un tira e molla fra chi vuole imporre vincoli nelle costruzioni e chi invece vuole abrogarli. E invece il PUT ed in particolare la sua variante dovrebbe essere lo strumento utile a decidere cosa fare per evitare di trasformare l’intera penisola sorrentina in un enorme autogrill. Dovrebbe perciò contenere le scelte necessarie a bloccare la mobilitá su gomma e favorire quella su ferro,quelle necessarie a spostare flussi turistici lungo l’intera area sarnese vesuviana e fare in modo che la ricchezza prodotta dal turismo sani molte ferite, le grandi scelte necessarie a delocalizzare navi da crociera e aliscafi e le scelte necessarie ad uscire fuori dall’abusivismo. Ma per fare questo ci vogliono due cose: Consiglieri Regionali capaci di scendere fra la gente per ascoltare e spiegare cosa si deve fare e Cittadini disposti ad ascoltare e proporre soluzioni che non siano solo il soddisfacimento di un bisogno individuale. Se non accade questo, le scelte avverranno in ambienti ristretti, molto ristretti, e serviranno solo a soddisfare egoismi individuali, guarda caso spesso interessati a continuare a costruire l’autogrill. Bisogna covogliere questa occasione per parlare di traffico e inquinamento atmosferico,cercando di spiegare perché i problemi non si risolvono con un senso unico e a spiegare che non conviene a nessuno lasciare il territorio in balia della speculazione ed allo sbando i piccoli abusivisti , consentendo che restino riserva di caccia di speculatori di ogni genere. Perciò forse faremmo bene a capire meglio quello che si sta decidendo sopra le nostre teste. Se ci vengono proposte come al solito cercheremo di portarle avanti e di fare in modo che si sommino i contributi di tante piccole gocce.