Pasticcio portavoce/ L’ordine dei giornalisti non ci sta e fa sapere di esser pronto a sostenere l’esclusa Claudia Cascone in eventuali azioni giudiziarie

In relazione alla vicenda nomina del portavoce, l’Ordine dei Giornalisti della Campania non si è limitato ad una semplice dichiarazione a mezzo stampa. Una dichiarazione rilasciata da parte del suo Presidente Ottavio Lucarelli.

Lucarelli, aveva fatto sentire la sua voce da subito. Già all’indomani della pubblicazione del provvedimento con cui il Sindaco Vincenzo Iaccarino aveva escluso Claudia Cascone.

Il Presidente campano dell’ordine aveva così dichiarato alla nostra testata:

Ritengo molto grave quanto avvenuto a Piano di Sorrento, dove la collega Claudia Cascone ha tutti i titoli per ricoprire l’incarico di Portavoce del Sindaco.

Lucarelli era poi entrato nel merito dell’atto adottato dal Primo cittadino Vincenzo Iaccarino.  Aveva chiesto addirittura un immediato ravvedimento:

Le motivazioni addotte per l’esclusione rappresentano una autentica provocazione alla professione giornalistica. Peraltro, in totale contrasto con quanto scritto nel bando. Il Comune di Piano di Sorrento, pertanto, ha l’obbligo di tonare sui propri passi e conferire l’incarico alla collega Claudia Cascone, giornalista professionista.

Queste erano state le sue parole.

Sotto accusa, in particolare, era finita la motivazione con cui Iaccarino aveva sentenziato la bocciatura della Cascone.

Motivazione che era la seguente:

Dato atto che dell’assenza nel predetto curriculum di pregressa esperienza quale portavoce in ambito istituzionale di ente locale laddove esperienze in materia sono state maturate in campo giornalistico, televisivo e stampa; -che la predetta carenza risulta confermata anche all’esito del colloquio personale intervenuto in data 29.05.2017 in cui la candidata, ad apposita richiesta dello scrivente, ha dichiarato di non aver svolto il ruolo oggetto di incarico nè ricoperto ruoli istituzionali identici o comunque afferenti l’attività amministrativa presso altri enti locali; Ritenuto, per tutto quanto esposto, che non sussistano i presupposti per assegnare l’incarico alla luce della necessità di individuare professionalità munita di almeno un minimo di esperienza nell’attività in questione, non integrandosi, in mancanza di quest’ultima, secondo valutazione dello scrivente, il requisito minimo di idoneità per l’espletamento di compiti di cui ai paragrafi 1), 2), 3) e 4) dell’avviso pubblico indetto.

Peccato, però, che nell’avviso di selezione per l’incarico di portavoce quel requisito non veniva richiesto. Ciò che veniva considerato necessario era soltanto il…

…possesso di adeguata esperienza nel settore della comunicazione a mezzo testate radiotelevisive, di stampa o web.

Insomma un cambio di rotta in corsa. Un cambio di rotta su cui ora l’Ordine dei Giornalisti ha fatto sapere di volerci vedere chiaro. Come?

Dichiarandosi pronto a sostenere la Cascone qualora volesse intraprendere eventuali azioni legali.

Il pasticcio continua.

 

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