Ospedale San Leonardo. Seconda Tac attiva da febbraio

“Si è discusso oggi in Consiglio Regionale il Question time urgente che avevo presentato per l’ospedale di Castellammare di Stabia, in particolare per il Pronto soccorso che registra circa 60mila accessi all’anno”.  Così il consigliere regionale Alfonso Longobardi.

!Per cittadini e pazienti la novità importante, determinata dalla mia interrogazione in Consiglio, è l’accelerazione decisiva impressa per attivare già da febbraio la seconda Tac presso l’ospedale – contnua l’onorevole Longobardi -. Sono stati già effettuati, in tal senso, i collaudi e si attendono le ultime verifiche tecniche per l’entrata in funzione.  Con l’attivazione di questa nuova apparecchiatura si potranno evitare disservizi e interruzioni diagnostiche che sono decisive per salvare la vita ai pazienti che accedono al pronto soccorso. Molto altro, invece, c’è da fare per potenziare il nosocomio stabiese ed in particolare serve più personale, sia medico che paramedico. Ho segnalato, in tal senso, alla Giunta regionale che grazie alla mia mozione approvata in aula all’unanimità ad ottobre scorso, si possono utilizzare subito le graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici, così da sopperire alla carenza di risorse umane”.

L’ospedale di Castellammare di Stabia serve un vasto bacino di utenza, circa 300mila persone, che vivono nel comprensorio dei Monti Lattari, dell’area costiera stabiese, della penisola sorrentina e della zona vesuviana. La struttura ospedaliera va dunque posto al vertice delle priorità della programmazione sanitaria così da invertire la rotta negativa fin qui intrapresa ed evitare criticità e problemi nell’erogazione delle cure e nell’assicurare i Livelli essenziali di assistenza.

“La politica del fare che attuiamo giorno dopo giorno sul territorio offre risposte concrete ai cittadini ed ai pazienti ed è ora che strutture sanitarie e ospedaliere strategiche come quella di Castellammare di Stabia siano tutelate e valorizzate – conclude il consigliere regionale -. Non possiamo più tollerare disservizi o gravi disagi: la salute non ha colori politici e vanno salvaguardati i diritti primari dei cittadini”.