Che valore hanno le Pari Opportunità per il nuovo Consiglio comunale? È ancora presto per dirlo, ma, a quattro mesi dall’elezione, sorge il dubbio che proprio tanto non ne venga attribuito. Le altre Commissioni sono già state costituite, ma della Cpo neanche l’ombra. Forse che nel periodo di vacatio resti in piedi quella nata sotto la scorsa amministrazione? Beh, le componenti non lo sanno, sebbene continuino ad incontrarsi e a proporre incontri per condividere emozioni, letture e riflessioni. Ma la Commissione Pari Opportunità non è stato solo salotto letterario. È stata promotrice di iniziative contro la violenza di genere e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ha organizzato eventi per la valorizzazione del ruolo della donna. Ha individuato e premiato figure femminili particolarmente carismatiche in città. Ha sostenuto l’apertura sul territorio di uno sportello antiviolenza, come servizio di ascolto, di sostegno, di accompagnamento delle vittime di abusi e soprusi. Ha proposto di Protocollo “rosa” d’intesa, per l’istituzione di una task force interistituzionale al fine di promuovere strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli. Ha richiesto la regolamentazione per l’occupazione del suolo pubblico per contemperare le esigenze ed i bisogni delle fasce deboli della cittadinanza con quelle di incremento dello sviluppo economico. Si è occupata di immigrazione, raccogliendo testimonianze di donne immigrate e comunicandole alla cittadinanza nel corso di un’emozionante convegno, che ha rappresentato anche il commiato della Cpo. Ed ora? Non c’è ancora un avviso pubblico. Intanto la presidente uscente, Emilia Terracciano, auspica che una nuova Commissione possa lavorare in serenità, con spirito di collaborazione e volontà di offrire risposte concrete a chi chiede che si vada oltre l’uguaglianza formale.