Ed ecco che un altro anno è passato, con le sue gioie e i suoi dolori, i suoi giorni belli e i suoi giorni brutti. E mentre ci prepariamo al cenone della vigilia, capita di fare un consuntivo del 2016.
Ci ritornano alla mente gli amici che ci hanno lasciato, i nuovi incontri, magari il nuovo amore, ma anche gli avvenimenti internazionali che Tv e web ci hanno fatto vivere da vicino. Penso alle medaglie olimpiche o ai momenti bui degli attentati a Nizza, a Berlino. O, ancora, il terremoto, ma anche le emozioni provate alle vittorie della nostra squadra del cuore (essendo io napoletano, ho gioito molto) e le grandi o piccole chiacchierate al bar con gli amici.
Ma poi il ricordo del 2016 ci lascia, per fare spazio alle speranze per il 2017: i propositi (sorvolo per ovvie ragioni sul classico proposito della dieta), le buone intenzioni, dividendoci inevitabilmente in due categorie. Nei “pessimisti”, che vedono sfortune continue per se stessi e per il mondo. Negli ottimisti che si vedono ricchi e felici. Senza contare, poi, gli “agnostici”, coloro cioè che aspettano seduti sul proprio divano di vedere ciò che sarà per poi commentarlo senza farsi prendere da passioni o emozioni troppo forti.
Detto questo, dopo il tappo di spumante che vola, c’è un anno molto intenso da vivere giorno per giorno. Vedremo all’opera il nuovo presidente americano, forse torneremo a votare o forse no, continueremo a discutere della “nostra” penisola sorrentina sapendo, in cuor nostro, che, alla fin fine, la continueremo ad amare come si ama una donna o un uomo bellissimo. Ameremo questa terra anche quando ci farà soffrire. A tutti voi lettori auguro un 2017 prospero e pieno di giorni belli.
Per quel che mi riguarda, “io, speriamo che me la cavo”.
Salvatore Foggiano*
*docente sorrentino che insegna a Voghera