La parola alle immagini
Questa è la condizione della strada che conduce a Positano. Le immagini riguardano il tratto del S.S. 163 all’altezza del chilometro 8,500. In pratica nei pressi del primo belvedere in direzione Piano di Sorrento/Positano.
Foto di un’eloquenza unica.
Non servirebbe aggiungere altro.
Eppure parliamo di un’arteria percorsa ogni giorno da centinaia di autovetture. Alle macchine iniziano ad unirsi, proprio in questo periodo, una infinità di autobus turistici. Veicoli che fanno la spola tra Sorrento e le mete più affascinanti della Costiera Amalfitana: Positano, Praiano, Amalfi, Atrani.
E’ uno dei percorsi panoramici più famosi e fotografati al mondo.
Fortuna vuole che dai finestrini degli autobus, o dalle tante piazzole sul mare, questo scempio non si veda.
Nessun “giapponese” armato di macchina fotografica potrà mai immortalare tutto ciò.
Nessuno potrà mai sapere che quell’alveo vernotico che convogliava le acque meteoriche in un canale al di sotto della carreggiata forse non svolge più correttamente il suo lavoro. Quell’alveo, però, doveva servire proprio a quella funzione.
Era stato realizzato per permettere la regimentazione delle acque in un terreno caratterizzato da grossi banchi di argilla in zona classificata dall’Autorità di Bacino Regionale Destra Sele a Pericolosità elevata (P3) “Ambiti territoriali nei quali la franosità avvenuta o attesa è caratterizzata da intensità alta o media associate a magnitudo elevata”, a Rischio Elevato (R3) e Danno Potenziale Molto Elevato (D4).
La denuncia del WWF
A scriverlo, oltre quattro mesi fa, era Claudio d’Esposito, il Presidente della locale sezione del WWF.
D’Esposito, all’indomani di un episodio di allagamento della carreggiata, con successivo ruscellamento di acque meteoriche e crollo di terreno, segnalò il tutto alla Procura, al Corpo Forestale dello Stato, al Comune di Piano di Sorrento e persino all’Autorità di Bacino.
Il responsabile del WWF ipotizzò anche delle cause.
Si ritiene che tale evento documentato nella mattinata del 12.10.2016, quando si sono osservati mezzi pesanti al lavoro per ripristinare la situazione ed interrompere il flusso di acque e liquami che invadevano la carreggiata stradale, possa essere stato causato dai recenti lavori di rifacimento della strada ad opera dell’ANAS che, nel realizzare il muro di contenimento della carreggiata senza predisporre sfoghi per l’acqua, sembrerebbero non aver tenuto in giusta considerazione il deflusso delle acque piovane.
Nonostante questo, però, ad oggi la situazione rimane la stessa.
Questa mattina, per la verità, sui luoghi erano presenti alcuni operai dell’ANAS ed un piccolo escavatore che stava operando nel tratto a monte della strada.
Intanto auto e pullman proseguivano ignari il loro viavai.