Riunione concitata tra i sindaci. Non c’è intesa per ora. Cuomo e Buonocore si beccano
Non sono volate parole grosse, solo perché non si addice a dei Sindaci. Ma l’incontro che si è tenuto mercoledì scorso al Comune di Sorrento, tra tutte le Amministrazioni della Penisola, per discutere dell’organizzazione da dare ai servizi sociali sul territorio, ha conosciuto momenti di rara tensione. Specie tra il primo cittadino di Vico, Andrea Buonocore, e quello di Sorrento, Giuseppe Cuomo. Quest’ultimo è ancora scottato per la bocciatura dell’Azienda speciale, l’organismo che avrebbe dovuto gestire i servizi alla persona al posto del Piano sociale. Buonocore è il sindaco che non ha portato il provvedimento in consiglio comunale, seguito da Piano di Sorrento, facendo saltare l’intera operazione. Ora che è ripartita la discussione su cosa fare del piano sociale, i vecchi malumori, non ancora sbolliti, sono ritornati ad incrinare i rapporti. E così si è capito che non collima la volontà della Città di Vico Equense di rifondare, su altre basi, il Piano sociale di Zona e quella dei quattro comuni che hanno già deliberato, Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello e Meta. Questi non sembrano essere disponibili a fare un passo indietro. Sul punto, però, il sindaco di Vico, Andrea Buonocore è perentorio: “La nostra Città è disponibile ad aderire a un progetto comune per migliorare il welfare in tutta la Penisola – dice il primo cittadino -, ma ogni posizione deve contare. Noi abbiamo presentato delle puntualizzazioni che vorremmo fossero prese in considerazione. Abbiamo confermato la nostra disponibilità a collaborare e a guardare avanti. Ci aspettiamo la stessa volontà a superare le criticità emerse dal confronto”. “Io confido, però, – ha continuato Buonocore – che il benessere dei nostri cittadini, legata ad un’economia di scala e ad un miglioramento qualitativo nella gestione dei servizi, possa portare Massa, Sorrento, Sant’Agnello e Meta a rivisitare le proprie posizioni – conclude Andrea Buonocore -. Ripartiamo da zero, puntiamo all’eccellenza per garantire ai nostri cittadini un’offerta rispondente ai loro effettivi bisogni”.