Il sistema delle acque bianche e quello delle acque nere sono due sistemi separati,anche se interconnessi. Lo sapevano già i Romani più di duemila anni fa. E l’acqua piovana non é un rifiuto da allontanare e gettare a mare ,magari dopo averla depurata, ma una benedizione. Perciò chi pensa che ci voglia un depuratore più grande o una rete fognaria più estesa, sbaglia . Quello che occorre é separare le acque bianche dalle nere, per evitare che il loro flusso incontrollato faccia straripare i liquami,imporre il pretrattamento di quella parte delle acque fortemente contaminate,come quelle che si producono nelle aree di parcheggio , regimentare il flusso delle acque bianche per evitare che diventino tumultuose e arrechino danno, e decantarle prima di farle sfociare a mare. Sono tutte cose fattibili che solo i sostenitori della deep ecology e quelli della cornucopia estrema si ostinano a non vedere.A cosa conduce l’applicazione di questi due opposti estremismi ,é ben evidente nei paesi più poveri,dove da sempre a seguito delle piogge la Natura fa strage di uomini e animali,e nei paesi ipersviluppati, dove l’aggressione dell’ambiente e una antropizzazione senza regole,rende fragile i territori e provoca danni altrettanto gravi. A tutto questo si può porre rimedio solo avendo cura di gestire i cambiamenti. Ragionando localmente si assiste al fatto che disastri si ripetono e le denunzie si accumulano a futura memoria: noi continueremo a spingere affinché si realizzi l’unica cosa che serve a mitigare i danni: tenere separati i problemi e riunire intorno ad un tavolo gli Enti e le Autorità che hanno la responsabilità di garantire la salute dei Cittadini e la tutela del territorio.
Raffaele Attardi