Pioggia di sanzioni per violazione dell’ordinanza di prevenzione agli incendi

Una pioggia di multe (in realtà, nemmeno tanto salate) per aver violato un’ordinanza sindacale del 2010.

Dieci “proprietà” di fondi agricoli, villette e attività ricettive (come alberghi e residence) si sono viste recapitare verbali amministrativi di 116 euro cadauno.

Motivo? Chi per aver effettuato la bruciatura della vegetazione senza la preventiva comunicazione all’ufficio di Protezione civile, chi per non aver ripulito le aree di confine dei rispettivi fondi da erbacce e sterpaglie.

Il tutto rientra in una più ampia disciplina sulla salvaguardia del patrimonio boschivo dal rischio degli incendi stagionali. Gli episodi accertati dal personale comunale sarebbero accaduti a via Capo, via Luigi De Maio, a via Capodimonte, a via Campagnano, a via Parise, a Calata di Puolo e a Casarlano. In zone decentrate, dove la mancata pulizia da rovi e vegetazione non comporta solo un rischio di incendi stagionali, ma anche un intralcio ai passanti (alcuni rovi avevano “invaso” la strada) o potevano alimentare il proliferare di insetti, topi e bisce. Di qui, la necessità di elevare una sanzione amministrativa. Alla quale potrà essere proposto comunque ricorso al Giudice di pace.