Sono i PIP di via Cavone il nuovo casus belli, il nuovo incidente diplomatico che sta agitando il Palazzo
A causarlo, loro malgrado, gli operatori economici interessati alla realizzazione del PIP di via Cavone. Costoro, venerdì scorso, hanno incontrato il Sindaco Vincenzo Iaccarino per conoscere quali sono le reali intenzioni della nuova Amministrazione.
Un incontro informale (“Poco più di una chiacchierata”) come ci ha tenuto a precisare, quasi giustificandosi, Michele Gargiulo (Antica Torrefazione Giuseppe Maresca), uno dei promotori del vertice.
Tanto è bastato, però, per scatenare le ire degli assenti: praticamente tutti.
Infatti alla riunione, tenutasi proprio presso la sede della Torrefazione in via Bagnulo, il Sindaco Vincenzo Iaccarino si è presentato in compagnia del solo Vincenzo Califano. Califano da mesi viene indicato da più parti come portavoce in pectore, ma ad oggi non ricopre ancora alcun ruolo ufficiale.
“Allora come si spiega la sua presenza alla riunione?”, si sono chiesti molti degli esclusi.
Perché Califano sì ed il vice-Sindaco Pasquale D’Aniello (delegato alle attività produttive) no?
Perché Califano sì ed l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio Ponticorvo (delegato ai lavori pubblici ed all’edilizia) no?
Perché Califano sì ed il Consigliere Marco d’Esposito (molto vicino alle tematiche degli operatori commerciali) no?
Perché Califano sì ed il Consigliere Antonio D’Aniello del PD, che nei giorni scorsi aveva chiesto un maggior coinvolgimento, no?
Al di là dei quesiti e dei risentimenti, dall’incontro è poi emerso poco o niente.
Le idee non sono chiare e per smuovere le acque si è pensato di percorrere la strada della lettera di intenti che gli imprenditori dovrebbero inviare al Comune.
E’ solo un’idea, però, un’idea nata nel corso di “una chiacchierata”.