Presentata l’iniziativa “Adotta un’opera d’arte”

 

E’ stata presentata ieri alla stampa l’iniziativa “Adotta un’opera d’arte” volta a finanziare il restauro di 50 opere contenute all’interno del museo Correale, un piccolo gioiello della città spesso dimenticato. “E’ un museo poco conosciuto, ma uno dei più grandi del Mezzogiorno”, ha dichiarato il responsabile della Sovraintendenza, dott. Barrella.
Scopo dell’iniziativa è quello di garantire il restauro di opere di estremo valore grazie ai contributi dei cittadini: “non ci dobbiamo limitare alle associazioni, ma anche ai privati”: questa la speranza del presidente della Fondazione, dott. Mauro che ha già coinvolto 11 albergatori nella raccolta fondi e che ha colto l’occasione per enumerare i successi riportati dalla struttura nell’arco del 2018: dalla sfilata dello scorso 30 Giugno alla partecipazione ad una fiera passando per la creazione di un nuovo logo che sia in grado di offrire una rinnovata immagine. Tanti i propositi per il prossimo anno: “E’ mia intenzione portare il museo a cifre ben più alte”, ha dichiarato il dottor Mauro riferendosi alle 13.000 visite annue.
I progetti futuri sono pensati in un’ottica interdisciplinare. In tal senso l’augurio del consigliere, dott. Iorio che ha espresso il desiderio di creare un biglietto unico per la visita al museo Filangieri e di San Gennaro. “La vita del Correale deve essere pensata affinchè sia parte essenziale del territorio” al fine di attrarre flussi turistici attraverso un’azione di marketing culturale, questo il senso dell’impegno del consigliere. Rientra in questo particolare punto di vista la collaborazione tra il museo e il “Premio Arturo Esposito” che quest’anno vedrà una tappa fondamentale ne “I dialoghi del Correale” che si svolgeranno il 26 ed il 27 Ottobre e ai quali prenderanno parte Oreste Lo Pomo e Giancarlo Magalli.
Lo stesso primo cittadino sorrentino ha colto con esntusiasmo l’idea di un dialogo tra saperi e luoghi: “Mi fa piacere la collaborazione con il dott. Iorio perché Napoli e Sorrento non possono che vivere in simbiosi”.
Ad esprimere propositi per il futuro lo stesso direttore che ha fatto un personale mea culpa: “Probabilmente non si è fatto abbastanza per la conoscenza del museo e lì dobbiamo puntare la nostra attenzione”.
Il Correale, questo sconosciuto, è finalmente oggetto di un fervente interventismo che lo renderà – si spera – una perla del turismo sorrentino grazie agli stessi cittadini chiamati ad essere attori di tale processo.

Angelina Scarpati

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