Una ventata di aria nuova tra le costiere sorrentina e amalfitana, che trascini via le discriminazioni e i pregiudizi non solo contro gay e lesbiche, ma promuovendo l’equità sociale e il valore della diversità. È questo “Buonvento tra le Costiere”, un gruppo che presto si costituirà come associazione e che potrebbe anche affiliarsi all’Arcigay. Ne abbiamo parlato con uno dei fondatori, Gianluca Paudice, di Vico Equense.
Perché è nato questo gruppo?
Ci siamo incontrati grazie alla vicenda del chiostro di San Francesco a Sorrento, quando il sindaco Giuseppe Cuomonegò lo spazio comunale per un’unione civile gay. Ci siamo resi conto che viviamo in territori tanto belli quanto chiusi. Molti di noi si nascondono in famiglia o al lavoro, molti (come me) sono andati a studiare o lavorare in altre città per poter vivere più liberamente. Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che c’è bisogno di scardinare questa mentalità e portare aria nuova tra le costiere.
È per questo che avete scelto il nome “Buonvento”?
Esatto, vogliamo essere una ventata di colore in questa calura, un sollievo per chi ancora oggi ha paura di essere se stesso e di vivere alla luce del sole; una brezza di cambiamento in questa terra di sirene e marinai. E buonventoè tra l’altro un saluto che ci si scambia proprio tra marinai, un buon auspicio per le traversate.
Già vi siete costituiti in associazione?
Ora c’è un gruppo che sta lavorando per farsi conoscere e per promuovere iniziative interessanti, di sensibilizzazione, ma anche di aggregazione. Abbiamo una pagina Fb e ci siamo presentati sul palco dei pride di Pompei e Napoli. L’intenzione è quella di costituirci come associazione in autunno e poi valuteremo anche la possibilità di affiliarci ad Arcigay, grazie al supporto di Antonello Sannino, presidente del circolo di Napoli.
Hai parlato di iniziative volte al coinvolgimento.
Sì, organizzeremo aperitivi e serate gay friendly, in modo da farci conoscere e raccogliere nuove adesioni. All’inizio bisogna sempre partire dall’aggregazione, dal fare gruppo. Per adesso non siamo tantissimi in verità, ma siamo fiduciose e fiduciosi che molte persone, anche eterosessuali, saranno partecipi e contente delle nostre iniziative. In realtà ci sono già persone etero che hanno deciso di far parte del nostro gruppo, e questo è davvero un segno di buonvento!
Tu intravedi un cambiamento?
Quando ero ragazzo una cosa del genere sarebbe stata impensabile…la società sta cambiando, e anche in provincia si stanno abbattendo alcuni tabù culturali. A maggio ho partecipato a un’iniziativa contro l’omofobia con 200 alunne e alunni delle scuole di Vico Equense, organizzata della Commisione Pari Opportunità e con la partecipazione del sindaco Andrea Buonocore e dell’assessore Franco Lombardi. Qualcosa di nuovo sotto il sole c’è insomma!
Di cosa vi occuperete?
Dall’anno prossimo ci proporremo per realizzare interventi educativi nelle scuole, per combattere il bullismo e le discriminazioni di ogni genere tra i banchi; vorremmo inoltre dare un supporto legale e psicologico alle vittime di discriminazioni legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere, e in generale diventare uno spazio di prossimità, dove ciascuno possa sentirsi a casa, e per questo cercheremo di trovare anche una sede adatta allo scopo. Un altro settore in cui vogliamo operare è la salute: credo che, trasversalmente, ci sia una grande ignoranza su hiv e malattie sessualmente trasmissibili. Bisogna parlarne, educare e prevenire. Infine, crediamo che sia importante per noi attenzionare il turismo.
In che senso?
Viviamo in territori colmi di bellezza, di paesaggi che tolgono il fiato, di cibo, di cultura…non potremmo ignorare la vocazione delle nostre zone. I viaggiatori lgbt ci sono già, e spendono in media molto di più delle coppie eterosessuali. Stiamo valutando come incentivare questo turismo, magari collaborando con Federalberghi o organizzando workshop nelle strutture ricettive.