PSICO INTERVISTE Cibo ed emozioni: quali connessioni?

Psicologia ed alimentazione si incontrano non solo nello scomodo terreno dei disturbi del comportamento alimentare: non bisogna per forza entrare nel campo della patologia per riconoscere che una sana e consapevole alimentazione risente di complessi fattori anche psicologici e che essa riveste un ruolo decisivo nel nostro equilibrio psicofisico. Parla la dott.ssa Teresa Mandara, biologa-nutrizionista.

Dott.ssa, ci sfata qualche falso mito sulla dieta? Per esempio: è vero che significa essere di cattivo umore oppure rinunciare a tutti i cibi preferiti?

Le diete fatte male creano tristezza e depressione, mangiar bene e soprattutto imparare a scegliere i cibi sicuramente mette di buon umore. Inoltre, se si impara a miscelarli bene si posso creare ricette gustose senza incidere troppo sull’apporto calorico, senza farsi male sulla bilancia insomma. Il falso mito è credere che fare la dieta sia triste e che non si possa mangiar bene.

Nella sua esperienza clinica, da un punto di vista psicologico, quali aspetti incidono sulla riuscita di un percorso nutrizionale?

Quello che spesso emerge è che si mangia tanto per gratificarsi e vale soprattutto per la sera, in questa fase del giorno la motivazione viene meno poiché dopo una giornata pesante cerchiamo nel cibo un modo per coccolarci o consolarci. E’ qui che interviene una buona  e sana alimentazione: è possibile gratificarsi con pasti light ma gustosi. Cercare, con il proprio nutrizionista, degli alimenti che possano gratificare senza interrompere il progetto di dieta intrapreso al mattino.

Dott.ssa e il tanto temuto “sgarro”? Quello che, generalmente, è accompagnato da vagonate di sensi di colpa…

Se nasce da un bisogno non è sgarro! Anzi, è una risposta legittima ad una richiesta del corpo e va fatto! L’importante è saper compensare ritornando subito sulla retta via. Non deve diventare un alibi, ma la risposta ad un bisogno fisiologico. Il gioco è imparare ad ascoltarsi!

Cibo ed emozioni. Quali e quanti alimenti possono influenzare il nostro umore?

E’ risaputo che alimenti contenenti zuccheri, in particolare il cioccolato, possono influenzare l’umore poiché attivano i meccanismi delle endorfine elevando i livelli di serotonina, responsabili della sensazione di benessere e buon umore. E’ anche vero che bisogna stare attenti perché il rischio è quello di innescare dipendenza, l’organismo fa memoria di questa sensazione richiedendone sempre di più, proprio come accade con la dipendenza da sostanze stupefacenti.

Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico Per info 331 7669068

Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043