Punti di svista: che bella sarebbe la Penisola Sorrentina

di Salvatore Siviero

Che bella sarebbe la Penisola Sorrentina! Eh si, quante volte lo diciamo al nostro vicino, all’amico al bar, ai nostril figli a casa. E in effetti sarebbe bella, anzi bellissima se finalmente si unissero le forze.

Giusto premettere che qui si tratta di un punto di vista assolutamente personale. Niente che assomigli ad una scienza esatta. Un punto di vista che addirittura rimane lontano piu’ di 8000 km dalla nostra terra , e viene espresso con l’intenzione di creare una discussione e anche qualcosa dopo.

Il tema e’ chiarissimo, il tema riguarda piu’ o meno 40.000 persone normalmente residenti nella cosiddetta “terra delle sirene”.

Vista da cosi’ lontano, dalla lontanissima Africa, la Penisola Sorrentina non puo’ mostrare divisioni comunali. Chi viene dalle nostre parti fa fatica a distinguere un paese dall’altro.

Ecco partiamo proprio dalla parola “paese”. Sebbene sia Sorrento, sia Piano di Sorrento godano dello status di “Citta’”, le dimensioni del territorio e le cifre relative alla popolazione, rendono piu’ vicina l’idea che da quelle parti si viva una realta’ piu’ ristretta, diciamo proprio di “paese”.

Smanettando su di un tablet proviamo a mettere a confront il territorio a noi tanto caro con qualsiasi altro “posto” di interesse turistico. Ne viene fuori un immagine pressoche’ unica: la Penisola Sorrentina.

Ecco, diciamo che il primo punto di vista gia’ differisce da quello di molti abitanti di Sant’Agnello, Meta, Sorrento, Massa Lubrense e Piano di Sorrento. Per loro esistono confini e differenze. Per il resto del mondo al di la’ del Ponte di Seiano, tanto per capirci, la visione delle cose cambia!

Facciamo un passo indietro e rimettiamoci a camminare per le strade della Penisola (Sorrentina). Ritornare una volta l’anno nei luoghi dove si e’ nati e cresciuti evidentemente regala una prospettiva diversa. Negli anni si impara che vivere realta’ diverse stimola a pensare non meglio, ma sicuramente in maniera differente.

Ecco allora che si comincia a fare caso ai marciapiedi stretti, a volte interrotti da alberi o radici, a carte e rifiuti che riempioni I giardinetti, a modi di lasciare le auto non proprio utili alla circolazione, a bici che vanno contromano, e motorini che non si fermano o perlomeno rallentano in prossimita’ di attraversamenti pedonali.

Che ne dite puo’ bastare?

Se non basta ci mettiamo anche la codizione pietosa del manto stradale, la moria di attivita’ commerciali e l’incredibile congestione che costa ore ed ore per entrare nella nostra terra arrivando da Salerno o da Napoli.
Sulla questione dei lidi balneari lasciamo che altri ci parlino di demanio marittimo, diritto alla balneazione e cose del genere. Nel frattempo le spiagge ci appaiono via via piu’ piccole e piu’ costose.

Vabbe’, forse ci siamo lasciati trasportare e siamo andati come si dice in gergo “lunghi”. In realta’ avevo in mente di cominciare il “pezzo” con una serie di nomi. Un elenco, assolutamente personale, fatto di persone capaci di migliorare la nostra terra nella sua interezza. Un gruppo che, e non mi dispiace dirlo, potrebbe rimpiazzare chi evidentemente poco cambia la situazione nelle stanze dei bottoni.

Nessuno si senta offeso, non c’e’ l’idea di ferire qualcuno, chiaramente trasportato in politica da una struttura societaria e da consuetudini elettorali fin troppo di paese.

Il risultato agli occhi di chi vive al di la’ del ponte di Seiano, va ben oltre le meravigliose tradizioni che rendono affascinanti i borghi dove siamo nati e cresciuti. Cio’ che appare alla vista e’ che non siamo al passo con I tempi.

Alcuni siti di riferimento, nati prima del nostro, come Politica in Penisola e Corso Italia news, aiutano chi vive lontano a tenersi aggiornato sulle faccende di casa nostra, ma danno anche risalto a persone e situazioni che questa realta’ non e’ che la stiano migliorando poi tanto.

Sorrento non sembra in grado di trainare il resto dei Comuni, e anzi, sembra creare piu’ grattacapi che gioie con eventi che a dire il vero, le altre realta’ comunali non sfruttano (o non possono sfruttare).

Detto questo, mi stupisco di come personaggi dello spessore di Giuseppe Tito, Laura Attardi, Roberto Porzio per quel che riguarda Meta, Giancarlo D’Esposito, Giovanni Ruggiero e Vicenzo Califano da Piano di Sorrento, Giuseppe Coppola (71), Roberto Persico, Massimo Coppola, Antonino Coppola e Gian Michele Orlandoe Pietro Sagristani da Sant’Agnello, Sergio Fiorentino e Mario Gargiulo da Massa Lubrense, Raffaele Lauro e Gaetano Mastellone per Sorrento, non siano mai stati accomunati in un progetto di rinascita della Penisola Sorrentina.

Come detto all’inizio qui si tratta di punti di vista o se vi piace di piu’, vista la nostra rubrica, di punti di svista.

L’elenco fatto e’ assolutamente personale. A chi piace l’idea puo’ lanciarsi e buttarne giu’ uno proprio. Sarebbe bello intavolare qualcosa che dia un contributo alla nostra terra, mettendo da parte gli interessi personali che la stanno rovinando.

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