È sicuramente la discussione sul Piano Urbanistico Territoriale a dettare l’agenda della settimana. Dopo l’incontro di mercoledì scorso nella sala consiliare di Piano di Sorrento – e il sostanziale consenso manifestato dalla platea degli intervenuti – alla proposta di legge a firma del consigliere regionale Alfonso Longobardi, si sono levate le voci contrarie. Dapprima è stata contestata la modalità dell’incontro e l’assenza del contraddittorio, poi, giovedì mattina, un post secco di Michele Vitiello, coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia, ha riacceso il dibattito. “#PUT, fermi tutti. Sulle modifiche proposte al Piano Urbanistico Territoriale Penisola Sorrentina ci sono dubbi di incostituzionalità per conflitto di attribuzione. In Consiglio Regionale si deve ricominciare daccapo. Quanta cialtroneria”. Intanto, in una nota, il consigliere regionale, Flora Beneduce, ha dichiarato: “Dopo mesi di lavoro in commissione Urbanistica dove c’è stata una partecipazione responsabile di Forza Italia che ha incassato, tra l’altro, l’approvazione di emendamenti migliorativi al testo della proposta di legge di revisione del PUT Penisola Sorrentina presentata dalla maggioranza, per motivi di incostituzionalità si dovrà ripartire addirittura dalla riassegnazione in Consiglio regionale”. Per il consigliere regionale di Forza Italia si tratta di una procedura assurda, che ha impegnato la commissione sull’esame di una norma “di cui si ravvisavano fin dall’inizio profili di incostituzionalità”. Sereno, invece, il consigliere firmatario della proposta di legge. “Chi ravvisa in questa proposta di legge profili di illegittimità, lo fa solo per rallentare un iter che avrebbe dotato, in pochissimo tempo, i 34 comuni del Put di uno strumento normativo chiaro e assolutamente in linea con le direttive nazionali e con il Testo unico 380, che disciplina la materia urbanistica – spiega Alfonso Longobardi -. Il dubbio di costituzionalità è stato sollevato rispetto alle materie concorrenti tra Stato e Regione. I temi urbanistici sono di competenza regionale, quelli paesaggistici spettano al Mibact. Ora, l’articolo 17 del vecchio Put, che regola la disciplina paesaggistica, non è stato toccato, neanche di una virgola. Per altro, proprio per evitare simile contestazione, d’accordo con l’assessorato campano all’Ambiente, avevamo chiesto un parere preventivo agli Uffici regionali, che ci avevano consegnato una risposta affermativa. Ora, il testo licenziato dalla commissione Urbanistica, che ancora non è approdato in aula, va semplicemente limato in qualche passaggio. Si tratta di forma e non di sostanza. Chi voglia strumentalizzare, sappia che sta solo impedendo ad un territorio di crescere, lasciandolo nella confusione normativa e rifiutando il sostegno statale alla messa in sicurezza e all’adeguamento antisismico delle strutture”.