“Alcune banche trovano poco convenienti i prestiti garantiti dallo Stato e, per questa ragione, scoraggiano la clientela a chiedere la liquidita’ favorita dal decreto del governo.
Ovviamente se, oggi, le domande presentate al Fondo di garanzia per le pmi sono arrivate a poco piu’ di 54 miliardi di euro, ovvero una cifra pari al 13,5% dei 400 miliardi previsti e stanziati potenzialmente dal governo, la colpa non e’ solo degli istituti di credito.
La macchina non gira bene perche’ l’intero meccanismo e’ stato congegnato male fin dall’inizio, con regole farraginose e mal recepite da tutti i soggetti interessati”.
Lo dichiara il segretario generale di UNIMPRESA, Raffaele Lauro, replicando alla nota dell’Abi spiegando che “al Sud le richieste sono state particolarmente basse e questo puo’ innescare meccanismi perversi spingendo le imprese a rivolgersi alla criminalita’ organizzata aprendo scenari inquietanti di fenomeni usurari.