Quando si parla di mondo dello spettacolo, si pensa subito agli artisti che si esibiscono sulla scena, presentatori, attori, cantanti, ballerini, e a loro si è fatto riferimento sulla stampa quando si è sottolineato come sia stato tra le aree più profondamente colpite dalla crisi sociale ed economica, oltre che sanitaria, creata dalla pandemia, dato che i luoghi della cultura e dell’arte sono stati i primi ad essere chiusi, sia nella prima fase che attualmente. Ma ritengo giusto sentire la voce anche delle maestranze che, dietro le quinte, contribuiscono in modo determinante all’estrinsecarsi della magia della macchina dello spettacolo. Ne ho discusso pertanto con un mio carissimo amico, da oltre 40 anni di carriera mago della professione del “trucco e parrucco”: Renè Bonante, il primo “look maker” (prima di lui esisteva la figura del truccatore e del parrucchiere), il cui nome tante volte abbiamo letto sulle locandine teatrali o nei titoli di coda di programmi Rai e Mediaset e film di successo.
Caro Renè, con la pandemia si sono fermati teatro, moda, live, mi hanno detto che anche negli spettacoli televisivi il reparto trucco e parrucco è chiuso, tanti progetti di lavoro sono saltati, molti professionisti vedono il loro futuro nebuloso e incerto; inoltre le misure di contenimento dei contagi hanno limitato significativamente anche matrimoni, serate, feste, eventi. Quale atmosfera state percependo voi maestri del trucco?
Sì, mio caro, confermo, è tutto vero quello che hai detto. Per me e per i miei colleghi è una grande sofferenza e un grande rammarico non poter operare, perché il nostro si caratterizza come un lavoro ad altro rischio, dove non possiamo ovviamente far tenere la mascherina né mantenere le dovute distanze, essendo indispensabile il contatto diretto.
Renè, alla chiusura delle scuole e delle università si è sopperito con la Didattica a Distanza. Per te che sei un docente da anni della scienza della cosmesi, potrebbe essere utile immaginare di continuare i tuoi insegnamenti on line?
Assolutamente no, purtroppo non è possibile. Magari si potrebbe fare per la parte teorica, ma il trucco è un’arte da eseguire in presenza. Da 25 anni ho scelto la strada della lezione individuale, fondando il “Camerino trucco” nel mio studio e spero di poter riprendere quanto prima.
Sempre per il fatto che ora è più difficile accedere agli studi, tu riterresti opportuno realizzare dei tuoi tutorial su youtube per insegnare come truccarsi?
Il tutorial può servire per il “fai da te”, ma non è adeguato per istruire un professionista, non è formativo. Inoltre, il trucco è qualcosa di estremamente individuale, non esiste un make up che vada bene per tutti, la morfologia del viso è diversa per ognuno di noi e così i lineamenti.
Renè, da 18 anni hai successo anche in televisione col tuo famosissimo programma, ideato prodotto e diretto da Douglas Cacciatore, “Incontriamoci al fast beauty”, che ha catturato l’interesse del pubblico grazie alla formula che coinvolge tanti professionisti del mondo della bellezza, della salute, della cultura, dello spettacolo e dell’arte. Rivedremo Renè in tv?
Il programma fu concepito da Douglas per portare il mio “camerino trucco” in televisione e mostrare a tutto il pubblico l’intrigo del make up. Abbiamo iniziato accanto al giornalista-scrittore Antonio Mocciola su emittenti libere campane, poi su Sky e poi col digitale terrestre sulle Reti televisive campane e in diretta social su Facebook. E’ stata una bella scommessa perché il programma è diventato un cult e le persone mi chiedono continuamente quando riprenderà. Mi auguro davvero al più presto.
Agli esordi della tua carriera hai lavorato tanto per il cinema e con le più grandi interpreti. Purtroppo, oggi il cinema italiano vive una grossa crisi, già prima del Coronavirus, con la crescita dello streaming e dell’home entertainment. Ti manca e ti piacerebbe ritornarvi?
Manco dal set cinematografico da un po’ di anni, anni che sono volati senza che me ne accorgessi perché mi sono dedicato ad altri progetti, come la televisione, la docenza e ho avuto tempo anche per un progetto di volontariato, “Make up per un sorriso”, di cui vado fiero: un laboratorio di bellezza nato all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli Pascale, che poi ho esportato anche in altre strutture, dove mi metto a disposizione delle pazienti in terapia oncologica per insegnar loro come essere belle anche nella sofferenza, ma soprattutto come trovare una strada verso la leggerezza e la fantasia portando per mano il loro cuore lontano dalla pesantezza delle cure e le incertezze del futuro.
Con le norme di restrizione dei contatti sociali causa la pandemia si è fermata anche questa nobile iniziativa?
Purtroppo sì, ma conto di riprenderla appena possibile, probabilmente con una filosofia diversa basata su una modalità individuale di interazione.
Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Onu nel 1999. Tu hai ideato un famoso calendario due anni fa, vero?
Sì il calendario “Salviamoci dall’amore malato”, con 12 scatti realizzati dal maestro Antonio Aragona, il ricavato delle cui vendite ha sostenuto il progetto di trucco per le donne sottoposte a chemioterapia. Testimonial la splendida cantattrice Ida Rendano, madrina la straordinaria attrice eduardiana Annamaria Ackermann.
Mio caro Renè, tu che hai sempre avuto il motto “Ciò che non vorrei mai è vivere in bianco e nero”, perché i colori animano da sempre lo spirito della tua vita e del tuo lavoro, come stai vivendo la monotonia, la reclusione, la tristezza delle misure di contenimento per la pandemia?
Dolce amico mi sento come “gambizzato” e avverto il desiderio di ricominciare quanto prima, perché il talento e la creatività vanno alimentati e sto soffrendo questa mancanza, anche se ho mantenuto in questi mesi un filo diretto col mio pubblico interagendo con interviste su testate giornalistiche on line e partecipando a programmi radiofonici e sul web in cui ho dispensato i miei consigli da visagista e truccatore, infine ho una rubrica fissa nel programma radio-televisivo “Stai con me” di Krassym (al secolo Fabrizio De Luca) in onda su Radio Onda Libera e su Facebook Watch, la nuova TV personalizzata e interattiva di Facebook.
Tu hai lavorato in tutta Europa con Elfi Rauch, la famosa cosmetologia viennese, di recente hai ricevuto un Oscar alla carriera in Bulgaria da un’azienda importante, Christian of Rome, godi dell’amicizia, della considerazione, della stima dei più grandi artisti, molti dei quali ti hanno voluto come truccatore personale per festival e altre manifestazioni, sei seguitissimo sui media e sul web. Qual è secondo te il segreto di tanto successo?
In verità, non mi aspettavo tanto. La popolarità è dettata dall’interesse che crei, la fama è effimera e può essere un impostore, quello che restano è la professionalità, la passione per il proprio lavoro, essere determinati. Penso sia stata questa la mia vittoria.
Cosa non rifaresti?
Rifarei tutto uguale e preciso, perché penso di averlo fatto bene!
Un sogno nel cassetto?
I sogni sono tanti, vanno tenuti in considerazione ma non diventare lo scopo della vita.
Renè visagista: cosa consigli alle donne per non trascurarsi ora che sono mancate le occasioni mondane, le serate e i vari eventi?
Il rispetto e la cura di se stessi fanno parte del rapporto con l’anima, attengono al benessere interiore non soltanto alla bellezza esteriore per apparire agli altri, dunque nutrire la pelle e curare il viso significa accarezzare il cuore, ci dobbiamo amare e dimostrarcelo prendendoci cura di noi, applicare le creme appropriate, tornare al fai da te con varie maschera per ogni tipo di viso, nutrienti ed esfolianti, anzi approfittare del fatto che ora abbiamo più tempo perché non diventi un ozio e occuparci di più di noi stessi. Raccomando di avvicinarsi agli integratori contro lo stress per il bene della pelle e dei capelli, seguire un’alimentazione corretta, garantire un sonno regolare. Per ulteriori consigli potete attingere agli articoli pubblicati sulla mia pagina Fast Beauty su facebook.
Renè, senti che ce la faremo ad uscirne?
Lo spero fortemente, ma ci vogliono determinazione e rispetto. È importante seguire le regole e le normative per la tutela della salute collettiva e di ognuno con molta attenzione. Solo con consapevolezza e buona volontà, tutti insieme, possiamo farcela!
Ringrazio Renè per questa bellissima video-chiamata che ho trascritto, per i messaggi interessanti e istruttivi che ci ha donato, ma, soprattutto, perché ogni volta, parlando con lui, mi colpiscono la sua sensibilità, l’umiltà, l’amore per il prossimo. Grazie ancora, Renè!
Carlo Alfaro