Una donazione che sta facendo discutere e non poco, dopo l’inchiesta pubblicata dalla versione cartacea della nostra testata. Un servizio giornalistico che mette seriamente in discussione la validità di quell’atto di liberalità. In attesa di conoscere quali saranno le prossime mosse che intenderà adottare l’Amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino, è l’ingegnere Graziano Maresca a riaccendere i riflettori sulla delicata vicenda.
Maresca, dribbla la nostra domanda sulla donazione, ma per il resto non si tira indietro. Coglie così l’occasione e offre una nuova ricostruzione di quanto accaduto in questi mesi:
Effettivamente, ho cercato quel progetto per diversi mesi. In pratica da quando sono ritornato all’ufficio lavori pubblici. Abbiamo guardato ovunque, ma il progetto non siamo mai riusciti a trovarlo. Sono andato persino a cercarlo nella stanza del Segretario generale. Niente da fare. Quando a maggio scorso sono andato in ferie il progetto è improvvisamente riapparso.
Maresca conferma quanto dichiarato ai nostri microfoni dal Consigliere di maggioranza Antonio D’Aniello prima e dall’ingegnere Antonio Elefante poi. Il progetto è riapparso la mattina del 24 maggio scorso. Il giorno in cui c’è stata la seduta di Consiglio comunale in cui sono state approvate le linee guida per gli uffici. Linee guida che si riferivano proprio al progetto “fantasma”.
Il problema a questo punto diventa un altro.
La delibera poi votata in Consiglio comunale era corredata dal parere di regolarità tecnica apposto dal geometra Michele Amodio. Amodio sostituiva l’ingegnere Maresca che era in ferie. Il parere Amodio lo rilasciava il 23 maggio del 2017. Il giorno prima che – stando alle ricostruzioni fatte da parte dei diretti interessati – ricomparisse il progetto.
Lo ha visionato anche lui, come il Consigliere Antonio D’Aniello, presso lo studio dell’ingegner Antonio Elefante, o altrove?
A differenza di altri era l’unico a conoscenza del luogo in cui era custodito il progetto?
Ha rilasciato il parere senza visionare un bel niente?
Altre ipotesi non sembrano esserci.
Il “Giallo del progetto fantasma” si arricchisce di un nuovo capitolo.
…e se per “I salotti letterari” invitassimo Jessica Fletcher a Piano di Sorrento?