A quasi un anno dalla sua morte, è doveroso ricordare un uomo, un sacerdote, un francescano che, seppur non originario di Sorrento perché nato a Polla, lo si può considerare sorrentino a tutti gli effetti avendo trascorso ben trentasette anni nel convento di San Francesco: Padre Domenico Langone.
Fin dal suo arrivo a Sorrento, si spende per rinsaldare e talvolta per rilanciare le attività del convento, nella convinzione che servire San Francesco significava anche e soprattutto andare incontro alle persone: infatti non c’era sorrentino che non lo conoscesse. Cerca di avvicinare sempre più gente alla Messa domenicale e alla vita del convento con il Terz’ordine e l’associazione Pio Falcolini (non nata da sua idea ma da lui sostenuta) che piano piano crescono sia di numero che spiritualmente riuscendo a dare vita a numerose attività al servizio dell’ambiente.
Padre Domenico, con la sua grande spiritualità, mette sempre più al centro la carità, organizzando anche molte raccolte di soldi per i più poveri della città e non. Ma egli ha anche un grande spirito “imprenditoriale” che mette al servizio dell’ordine, restaurando sia il convento che la chiesa e il chiostro che, in poco tempo, diventano un luogo ambitissimo dagli sposi di ogni dove, che lui accoglie sempre con un sorriso.
Quando viene trasferito a Maiori, lascia un vuoto nella comunità sorrentina. Vuoto che ma alla fine diventa grande dolore alla notizia della sua dipartita.
Oggi, padre Domenico riposa nel cimitero della “sua” Sorrento
Salvatore Foggiano