Ed anche questa è fatta. Sì, la mia rubrica su Agorainforma.it sta per andare in ferie.
Sono trascorsi tre mesi. Quasi un gioco all’inizio. Un gioco a cui è valso la pena giocare, visto che in tanti vi siete affezionati a questo angolo. In tanti aspettavate con ansia, inviandomi anche messaggi privati, sul prossimo chef.
E’ stato fatto tutto per il gusto di fare, di trasmettere. Non ho mai chiesto sponsor e non ho mai citato ristoranti. Ho cercato solo di valorizzare lo Chef, l’amico, il lavoratore. Quello che per passione mette il lavoro, quasi sempre, davanti a tutto e a tutti.
Non amo mai ringraziare, anche perché non sopporto quei finti ringraziamenti dettati da un cerimoniale che sinceramente non mi appartiene.
Questa volta però è diverso.
Il mio è un grazie dettato dal cerimoniale del cuore, dal cerimoniale dell’amicizia.
Dal cerimoniale degli sguardi.
Classe 1978 a tredici anni inizia il suo lavoro nelle cucine. Non vuole assolutamente gravare sulla sua famiglia. Vuole guadagnarsi il “pane”. Va così a lavorare anche fuori dall’Italia. Inizia a suon di “cazzarole” a far parlare di sé, tanto che un famoso ristorante stellato lo chiama alla sua corte offrendogli però una paga non consona alle sue esigenze.
A ventitré anni è già executive Chef per i ristoranti più gettonati di Sorrento.
La storia che mi unisce a Francesco va oltre la cucina. La domenica andavamo a vedere le partite del Sorrento assieme, macinando anche chilometri in trasferte fuori dalla Penisola.
Oggi quasi non sono riuscito a parlare. L’emozionato per una volta ero io.
Torniamo però alla cucina.
Francesco ci ha propsto:
ALLETTERATO SU MISTICANZA DI SCAROLA NOVELLA, INSALATINA DI PEPERONE CON CIPOLLA IN AGRODOLCE E CREMA DI POMODORI
Ingredienti:
Filetto di alleterato
Una cipolla
Un peperone verde
Un peperone rosso
Una scarola
Aceto di mele q.b
Zucchero
Sale
Vino rosso
Procedimento
E’ stato cosi chiaro che per una volta vi invito a non seguire quello che scrivo, ma a vedere ciò che fa lui.
Buona Estate
Arrivederci
Salvatore 9/8
(Photo e video by Nino Lauro)