Salvatore Mare: “Io, un cittadino prestato alla politica”

Un attivista della prima ora, l’unico portavoce del Movimento 5 Stelle in Penisola sorrentina. Salvatore Mare, consigliere d’opposizione a Piano di Sorrento, si definisce “un cittadino prestato alla politica” e non è solito rilasciare interviste. Preferisce comunicare, in genere, attraverso il sito dei pentastellati e/o la propria fan page. È soddisfatto perché, nello scorso Consiglio comunale, è stato deliberato il regolamento attuativo per la partecipazione popolare. A dirla tutta, anche il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, si è complimentato per questo risultato importante ottenuto a Piano, al quale sta lavorando anche il MeetUp Penisola sorrentina, sia a Sant’Agnello, sia a Meta.

Cosa garantisce il regolamento? 

La possibilità per i cittadini di utilizzare gli strumenti partecipativi ed essere protagonisti delle vicende amministrative dei loro comuni. Parliamo di consulte civiche (paradossalmente approvate prima del regolamento), di istanze, petizioni, proposte e referendum. Il testo riflette il valore che il M5S dà a ciascun cittadino per partecipare e incidere nei processi decisionali che riguardano la città e il territorio.

Quali sono le iniziative che lei ha portato avanti a Piano? 

Una battaglia è stata fatta per dotare il Paese di centraline in modo da misurare la qualità dell’aria che respiriamo. L’Arpac ha dapprima collocato un furgone mobile, che in realtà è una centralina fissa, in piazza Cota, lontano dalla principale arteria di traffico; poi, dopo richieste di spiegazioni, è stato spostato sul corso. I dati rilevati sono alquanto preoccupanti: in una stagione di pioggia, in cui le polveri sottili si depositano al suolo, e con livelli di traffico non ancora esasperanti, le PM10 e il benzene già sforano le soglie di tolleranza. Sapere che le polveri sottili, in alcune date, hanno superato i 50microgrammi al metro cubo d’aria, ovviamente ci preoccupa e ci porta ad una riflessione più importante sul tema della mobilità e della viabilità in Penisola sorrentina.

Un tema da affrontare in modo comprensoriale, come quello del Garante per la persona con disabilità? 

Questo è un altro discorso e, francamente, mi auguravo che fosse trattato prima a Piano. Non a caso, circa un anno fa, ho presentato una mozione – ritirata per un passaggio in Commissione – che, dopo l’approvazione all’unanimità dei Commissari, è stata deliberata dal Consiglio. Non è stato emanato il bando perché l’assessore alle Politiche sociali, Rossella Russo, ha ritenuto che la figura del Garante dovesse riguardare l’intero Piano sociale di zona. Il risultato è il seguente: è trascorso un anno e la figura ancora non è stata istituita. Si poteva partire dalla nostra Città e poi estendere ai comuni dell’Ente. Ancora non capisco perché si è atteso tanto, visto che il testo del bando è pronto e non richiede alcun impegno di spesa. Del resto ci sono progetti fermi dal 2012.

A cosa si riferisce? 

Ignorando che ci fosse già una delibera, ho proposto l’adesione al programma di decoro urbano attraverso l’applicazione WeDo! che, attraverso la geolocalizzazione, consente di segnalare disservizi e/o degrado in tempo reale, in modo da poter intervenire tempestivamente. Questo programma, in effetti, era già stato deliberato dallo scorso Consiglio targato Ruggiero, ma è rimasto non attuato. Me ne sono accorto io. Così come sono stato io a chiedere la partecipazione ad un progetto Europeo, che consentisse di accedere ad un finanziamento per il wifi gratuito in un luogo comunale. Si tratta di un contributo che va ai primi 8mila comuni (in Europa) che si registrano e presentano un progetto. Speriamo di non arrivare tardi.

Quindi è la lentezza il problema maggiore di questa amministrazione? 

No, la lentezza è un effetto. La causa è che questa compagine non sa fare squadra. Un esempio su tutti. Sebbene non tutti fossero d’accordo sul progetto per il restyling di piazza della Repubblica (Mercato), ha prevalso una linea che non conduceva da nessuna parte. Risultato? Si è perso tempo, il progetto è risultato irrealizzabile e solo ora si parte, forse, con il concorso di idee. Poi, ovviamente, rilevo altre criticità.

Ad esempio? 

Opere pubbliche. Tutto fermo. Inoltre, nel piano triennale compare il progetto per un parcheggio a via San Michele, con una finta oasi naturalistica, come quella di Sant’Agnello; parcheggio che creerebbe ulteriore traffico a via delle Rose. Inoltre, fermo restando che c’è bisogno di parcheggi a rotazione, se sono già previsti a piazza della Repubblica, che senso ha progettarli anche a via san Michele? Su questo, come già espresso in Consiglio comunale, posso affermare che sono assolutamente contrario e che userò tutti i mezzi che la legge mette a disposizione, per impedirne la realizzazione.

Ha fatto cenno a Sant’Agnello. I Cinque stelle presenteranno una lista? 

Non è stato ancora stabilito. Attendiamo le decisioni dello staff e sostanzialmente del capo politico Luigi Di Maio; ci diranno come dovremo comportarci. Nel frattempo, ci auguriamo che a Sant’Agnello almeno i Consigli comunali vadano in streaming. Il Meet up già da tempo, ne ha fatto richiesta al comune guidato da Piergiorgio Sagristani, così come per il regolamento per la partecipazione popolare. Al momento non ci risulta volontà, ma gli attivisti insisteranno.

Ritorniamo a Piano. Qualche iniziativa in cantiere? 

Più di una. Al momento, però, voglio limitarmi a citare “Piano città produttiva”, un progetto che mira all’occupazione di giovani disoccupati tra i 18 e i 35 anni, con scarse possibilità economiche ma con idee imprenditoriali. Nel programma si fa richiesta di destinare i due locali di via San Michele, in precedenza presenti nel piano di alienazione, ad attività produttive innovative. Il Sindaco si è detto d’accordo e la mia mozione dovrebbe approdare in commissione Attività produttive prima, in Giunta poi.

In sostanza cerco di essere quel che ero prima di entrare nel palazzo di città, attivo. Del resto, nella tornata elettorale per le politiche, a Piano al M5S è andato il 42,68% dei voti per il Senato e il 43,14% per la Camera. Questi voti, anche se non direttamente miei, vanno rappresentati…

 

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