Sanzioni sugli abusi edili. I Comuni non incassano le somme

Nelle casse dei Comuni mancano all’appello i proventi delle sanzioni amministrative inflitte ai responsabili di abusi edili che non hanno ottemperato nei termini previsti alla demolizione delle opere realizzate. La vicenda potrebbe presto sbarcare in Parlamento con un’interrogazione diretta ad accertare le inadempienze dei Comuni nei confronti dei loro debitori. Si tratta infatti di un consistente tesoretto che rischia di trasformarsi in un “buco” per le casse municipali nonostante l’esecutività degli atti prodotti e intimati che nella maggioranza dei casi finiscono nel dimenticatoio con la prospettiva di una prescrizione quinquennale nei casi contemplati dalle legge. Esiste però anche una responsabilità per danno erariale in capo agli uffici amministrativi che non danno esito alle ordinanze vista anche la prospettiva per i Comuni di ritrovarsi senza le risorse finanziarie necessarie ad attuare sentenze esecutive di demolizione dell’Autorità Giudiziaria che si prospetta in ripresa dal prossimo autunno. Peraltro tali sanzioni hanno in gran parte una destinazione vincolata, cioè servono a sostenere le spese di demolizione dei manufatti abusivi. Il pagamento della sanzione, nella maggioranza dei casi è di 20mila euro, non produce un effetto di sanatoria urbanistica sull’opera abusivamente realizzata la quale infatti dev’essere comunque demolita o acquisita al patrimonio comunale. In Penisola Sorrentina è largamente diffusa l’inottemperanza al pagamento di tali sanzioni col risultato che le Amministrazioni locali non dispongono di queste “speciali riserve finanziarie” col rischio di veder vanificate anche le azioni di repressione degli abusi edilizi poste in essere dagli uffici preposti e dalle forze dell’ordine. Ora però le cose potrebbero cambiare se dovesse concretizzarsi, come filtrato da ambienti parlamentari, la presentazione di un’interrogazione parlamentare destinata ad accertare presso tutte le Amministrazioni locali della Penisola Sorrentina “…la regolarità delle procedure formalizzate in materia di abusi edili e gli iter conseguenti fino al mancato incasso delle sanzioni comminate, nonché gli atti conseguenti a carico dei Comuni per le eventuali implicazioni di danno erariale da parte della Corte dei Conti”.

 

 

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