Un contraccettivo, all’apparenza usato, è stato ritrovato su un banchetto nell’area mensa della scuola “Vittorio Veneto” di Sorrento. Mentre tutt’intorno, nello spazio riservato al refettorio, erano presenti bustine sigillate con il medesimo contenuto, pertanto inutilizzate. La scoperta si è verificata in occasione della riapertura dell’edificio scolastico, subito dopo il “Ponte” dedicato alla Festa dei lavoratori. Della vicenda è stata informata l’Amministrazione comunale di Sorrento e la dirigenza scolastica. Ed in ragione della peculiarità dell’ambiente, frequentato da alunni della scuola dell’infanzia e della primaria, e dell’altrettanto insolito oggetto del ritrovamento, è partita una immediata sanificazione degli ambienti al fine di salvaguardare l’intera popolazione scolastica con un intervento di igienizzazione intensa. Ora si pone però un ulteriore problema: cosa si è effettivamente verificato? E soprattutto: come una vicenda del genere è potuta accadere? La prima ipotesi, cui un episodio del genere fa pensare, è una relazione amorosa consumata nella scuola e conclusa senza troppa attenzione o accorgimenti di sorta. Magari complice la chiusura dell’edificio in concomitanza con il lungo “ponte” che ha determinato quattro giorni di inattività didattica. Due persone realmente possono entrare nottetempo in un edificio scolastico tra l’altro di recente ristrutturato? E se anche fosse possibile non c’è altra, magari più comoda, soluzione in questo tipo di dinamiche? Si potrebbe dire: tutto è possibile. Ma è anche ipotizzabile che, vandali o malintenzionati, abbiano solo depositato gli oggetti descritti come bravata notturna, senza far altro (sic!). Dagli uffici comunali è partita una verifica informale. E’ stato chiesto di sapere quanti soggetti hanno la possibilità di accedere alla scuola mediante consegna di chiavi. Possibile che alla luce dell’episodio nei prossimi giorni si assista ad un forte giro di vite ed a maggiori e più severi controlli sugli accessi. In ogni caso è una macchia cui si può porre rimedio, anche perché la scuola è da sempre apprezzata dalle famiglie e dalla comunità cittadina per la serietà dell’offerta formativa. Inoltre l’edificio, dopo il lungo restyling, ha meritato, per la qualità degli ambienti e della struttura architettonica, l’encomio dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi.