Servizi sociali. Replica a Federico Cuomo

Il  Presidente del Tavolo di Concertazione del Piano sociale di Zona Napoli 33 replica all’articolo  pubblicato dall’Assessore ai servizi sociali del comune di  Sorrento, Federico Cuomo, su Agorà informa   del 13/07/2017 con una lunga lettera .
In qualità di Presidente del Tavolo di Concertazione del Piano Sociale di Zona Na 33 per ben due mandati, tenuto conto dell’articolo pubblicato su Agora informa del 14/07/2017 con dichiarazioni dell’assessore Federico Cuomo in cui si relazionava sui positivi risultati che i servizi offerti dal Piano Sociale di Zona NA 33 avevano raggiunto nell’ anno in corso, mi sembra opportuno fare le seguenti considerazioni che, invece, dimostrano il malcontento dei vari organismi del Terzo Settore e degli utenti che usufruiscono dei servizi sociali:

La maggior parte degli organismi operanti nel Terzo Settore del territorio sorrentino non hanno interesse a partecipare al Tavolo di Concertazione perchè avvertono mancanza di  stimoli e di opportunità. Il Piano Sociale di Zona Na 33 bandisce e coordina servizi a cui possono accedere organismi (quasi  sempre gli stessi) ben radicati nel tessuto sociale. Per le  restanti associazioni sono previsti pochi o inesistenti contributi.

Le associazioni hanno provato più volte a interagire tra loro per  formare una rete attiva che consentisse la  partecipazione  ai vari bandi,  con il patrocinio del Piano Sociale di Zona Na 33,  ma la mancanza di un’adeguata formazione nel progettare e realizzare il tutto , ha fatto naufragare più volte tali iniziative. Nel 2016 è stato realizzato il Corso di formazione”Comunicare il sociale ” che per la prima volta ha visto la partecipazione di oltre 70 persone, interessate ad acquisire una formazione adeguata circa le problematiche sulla disabilità. Il contributo economico previsto per il corso, a tutt’oggi non è stato ancora pagato. Risulta che nella seduta del  4 luglio 2017 il Coordinamento Istituzionale abbia  approvato il Corso di formazione”Progettare il sociale” che il Tavolo ha proposto per l’anno in corso  e stanziato un ‘ulteriore contributo per la realizzazione di tale iniziativa, sperando che esso abbia lo stesso risultato positivo del precedente.

La scarsa informazione sui servizi esistenti, le modalità  di accesso ,la modulistica da utilizzare,gli orari d’apertura degli sportelli, causano disorientamento  agli utenti , che non sempre riescono a  fruire di adeguata assistenza  presso gli uffici preposti, venendo  indirizzati da una parte all’altra, con aggravio di tempo e di risorse. Questo  si verifica  per  vari servizi. Lo stesso dicasi per l’assegno di cura  di euro 1.500,00 mensili , da destinare ai disabili gravi di cui pochi hanno avuto informazione e hanno potuto accedervi.

La mancata condivisione dei P.E.I. ,le convocazioni delle commissioni  GLH e GLHO dove manca l’equipe multidisciplinare e il raccordo tra le scuole, i servizi sociali e l’ASL.,non sono funzionali  ai bisogni e alle aspettative di vita degli utenti.

Il servizio Home Car Premium finanziato dall’Inps e che prevede l’assistenza ai familiari disabili di impiegati pubblici non è stato supportato da un adeguato controllo e coordinamento da parte dell’Ufficio di Piano di Zona.

L’articolo presentato dall’assessore Federico Cuomo che elogia l’operato dei Servizi sociali, forse, andrebbe riscritto alla luce di quanto sopra detto. Non si ci può vantare di qualcosa che non funziona come dovrebbe essere, che non dà le stesse opportunità a tutti gli utenti, che non garantisce lo stesso rapporto a tutti gli organismi che ostacola l’operato di quelle poche realtà sociali che cercano di dare un apporto reale alle famiglie. Fare il sociale e vivere il sociale significa impegnarsi a fondo per tutti e non solo per il proprio orticello, utilizzare le risorse per dare servizi agli utenti, mettere a disposizione  strutture e  spazi per offrire maggiori opportunità alle famiglie. Ampliare l’offerta dei servizi con l’apertura di spazi di aggregazione e delle scuole significa voler garantire pari opportunità a tutti gli utenti del territorio, non solo a quelli del proprio comune di residenza ,e a tutti gli organismi senza particolarità e discriminazione. Favorire la conciliazione vita-lavoro delle famiglie con l’apertura delle scuole nel periodo estivo vuol dire garantire a tutti i  bambini  di poter usufruire di locali adeguati ai propri bisogni ed esigenze permettendo  ai genitori di svolgere la propria attività lavorativa senza costi economici rilevanti. Garantire le stesse opportunità a tutti gli organismi sociali vuol dire evitare comportamenti discriminanti e ostili.

Fare di più e parlare meno : questa è la formula giusta per operare nel sociale nell’interesse della collettività e del “benessere comune”.     

 

Pina Castellano


Commenti

Una risposta a “Servizi sociali. Replica a Federico Cuomo”

  1. […] risorse. Questo  si verifica  per  vari servizi. Lo stesso dicasi per l’assegno di cura  di euro 1.500,00 mensili , da destinare ai disabili gravi di cui pochi hanno avuto informazione e hanno […]

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