L’esaltante cavalcata dai Dilettanti alla terza serie del calcio che conta, le vittorie delle Coppe Italia di serie D e di Lega pro, il trionfo nella Supercoppa nazionale avevano un’unica radice: il concetto di “famiglia”. Dapprima “uomini” e poi calciatori.
La testimonianza di quel Sorrento bello e vincente che, dal 2005 al 2009, prima dell’avvento della famiglia Gambardella di Nocera Inferiore, aveva fatto incetta di promozioni e trofei è arrivata, ancora una volta, lunedì, a Vico Equense. Al ristorante Antichi sapori, le vecchie glorie rossonere (tante ancora in attività), coordinate dal “promoter” della serata Fabio Aruta (fratello di Sossio, ex calciatore eoggi noto personaggio televisivo), si sono ritrovate a tavola.
Ricordi, emozioni, la suggestione di riaprire lo scrigno di un passato vincente, nemmeno tanto lontano.
A capotavola, il presidente Antonino Castellano. Con lui, Nicola Giglio, fratello di Franco (oggi coordinatore del progetto Fc Sorrento) che, all’epoca componeva il tandem presidenziale rossonero con l’imprenditore santanellese. Immancabile lo storico gagliardetto rossonero.
A fine serata, la decisione di ritrovarsi, anche con gli assenti (calciatori professionisti impegnati nelle rispettive compagini), a casa del presidente Castellano. Per la circostanza è stato creato un gruppo Whatsapp dal titolo emblematico: “Il Grande Sorrento”. Mai nome fu più azzeccato.