Sospetto coronavirus. Il dovere dell’informazione

 

E’ da stamattina che sto leggendo ingiurie e offese a carico di #Agorà per la notizia del caso sospetto di #CoronaVirus a #Sorrento. Ebbene, delle due l’una. O faccio informazione, o rimango omertosa. L’informazione circa il tampone è vera, verificabile e verificata. Il Sindaco di Sorrento, massima autorità sanitaria locale, lo ha confermato con un post pubblicato sulla pagina Facebook istituzionale. Ci hanno dato degli sciacalli, degli ignoranti, degli allarmisti. Aver rilanciato una notizia (vera!) contribuisce, a mio avviso, a frenare la psicosi delle notizie distorte e le catene di S. Antonio diffuse da cittadini che si sono recati all’esterno dell’edificio (presidiato da una guardia in mascherina per non far entrare nessuno). Avreste preferito non sapere del tampone inviato al #Cotugno e delle misure prudenziali adottate? Personalmente, sento in coscienza di aver fatto solo il mio lavoro. La notizia, come di consueto, è scritta con sobrietà. Per il resto, ho altre notizie che non ho potuto verificare personalmente e, quindi, non le ho date. Sono stata la prima a denunciare l’#infodemia e rimango dell’avviso che bisogna essere prudenti… Se avessi voluto trascorrere una domenica in pace, avrei evitato di postare l’articolo. E invece, ho preferito essere fedele alla mia professione e all’interesse pubblico che mi guida. Agorà on line è solo un’appendice gratuita del settimanale cartaceo che è in edicola. Chi vuole può acquistarlo e verificare in che modo sono trattate le notizie. C’è chi vuole segnalare la pagina per ottenere la rimozione, faccia pure. Sul tampone, da cittadina e mamma mi che le verifiche risultino negative. Da credente, prego. Da giornalista, vi terrò aggiornati.

Nancy De Maio