Sprechi e disagi. Tito non va

Sono nato a Meta, vivo a Meta e sicuramente, sarò sepolto sul cimitero a Meta. Detto questo, passo a spiegarVi, miei cari concittadini, il motivo di questa ulteriore mia scrittura. Nel passato mi sono sempre confrontato con le amministrazioni facendo presente e discutendo su problemi di ogni genere d’interesse comune. L’allora sindaco Dr. Luigi Trapani quando venne a riferirci che doveva espropriare ancora del terreno per la realizzazione dell’attuale pedonale che da Via Cassari porta alla stazione della Circumvesuviana fu da me e mio fratello messo alla porta, si poteva utilizzare per quella pedonale parte del cemento lì abbandonato e lasciare vivere ancora 12 alberi d’arancio. Questa precisazione è in risposta all’attuale Sindaco Sig. Rag. Giuseppe Tito che, in un incontro con lui giù al Resegone mi chiedeva dove ero nato e da quando vivevo a Meta. Dall’insediamento della nuova amministrazione di cose ne sono state fatte, passo ad analizzarle con una mia personale visione:Rimozione Fontana Bidè, (era dovuto), quando fu messa dov’era l’attuale sindaco? Spostamento della riscossione dei tributi in un portone antico con soffitto a volte, un cittadino di Alberi che viene a pagare dove può parcheggiare!. Mi sono stancato di contare quanti cittadini vanno ad affacciarsi a quella ringhiera realizzata (era dovuto)presso il monumento “Stella Maris”,= 0, quanto costò quell’intervento! Visto le quotazione di mercato posso immaginarlo. Quanti cittadini sono presenti ed utilizzano quella vergognosa opera d’arte realizzata nel Rione Cassari! (circa 40,000 Euro a parte quello che è costato rimuovere il vecchio parco giochi),una gittata di cemento con pendenza anomala che mette a rischio l’incolumità dei bambini con tricicli o biciclettine. Quanti cittadini passeggiano sul Miglio(3.000.000 di Euro) intitolato ai naviganti metesi ( sarebbe stato più giusto dedicarlo agl’Imprenditori metesi)Mi piace essere coerente e dico: questo progetto era incluso anche nel programma della lista della Sig.ra Architetto Antonella Viggiano alla quale, qual’ora fosse stata eletta, l’avrei contestato. Chi ci passeggia è il mare con tutte le conseguenze che ne derivano con costi aggiuntivi. Non si può, a scopo propagandistico far riferimento a persone che giacciono in una bara comune in fondo al mare M/N Marina d’Equa. All’estremità del molo è presente una lapide a ricordo di quanto accaduto, ne trascrivo il contenuto per chi non lo conosce : Spiraglia di luce per noi naviganti, memoria eterna per coloro che riposano in pace – Settembre 1997. Questi vanno ricordati come si usa fare ogni anno nella chiesa di San Giuseppe con la celebrazione di una Santa Messa. Colgo l’occasione per far presente ancora una volta che,a ricordo dell’accaduto, sul cimitero a Meta in prossimità della scala Ds. di accesso alla Cappella Madre è presente una fontanina e una lapide da tempo li abbandonata, sarebbe opportuno manutenzionarla. E’ stata adeguata per i portatori di Handicap la struttura dell’ascensore per la spiaggia; i portatori di Handicap ci sono sempre stati per cui questo andava fatto già all’origine, a Meta le cose vanno fatte sempre due volte, anche per questo posso immaginare quanto è venuto a costare. Comunque come impatto ambientale è il massimo che si poteva realizzare, preso e portato in Marocco o in Tunisia avrebbe vinto un premio, lo si poteva pitturare di un colore diverso tenendo presente il colore delle costruzioni presenti in loco. In questa mia non poteva mancare un riferimento a quanto accaduto e accade in Corso Italia N°168/166. Dopo vari contatti con l’A.N.A.S questi girarono il tutto al comune e a me per conoscenza. Questo indusse il Sindaco a mettere in quel punto dei dissuasori cosa che fece soltanto su un lato, a Sn uscita Parco. Nel vedere quei ridicoli dissuasori mi venne spontaneo pensare quando sarebbero durati e difatti il giorno dopo una auto, una Fiat Panda di color beige ci parcheggiò sopra, feci intervenire i vigili e sarei curioso di sapere che provvedimento fu preso, quella persona andava denunciata . Dietro mia insistenza fu messo un metro e più con un solo birillo in gomma anche a Ds. Dopo qualche giorno, di notte fu tutto asportato, trascorso un bel pò di tempo furono rimessi. Il Bar Federica subì un furto, la notte successiva furono asportati parzialmente a Ds e tutti i birilli a Sn, d’allora nessun provvedimento è stato preso, questo dice tutto. A Piano, da alcuni anni, lungo il Corso Italia sono presenti dei dissuasori a norma fissati al suolo, nessuno li ha asportati, di recente all’inizio di Via Cavone sono stati messi a terra dei visori in gomma e dei dissuasori a delimitare quel punto,nessuno li ha asportati e ancora,sono stati messi a Ds sul tratto di strada che va dall’innesto accesso Costa Alta verso il Ristorante La Ripetta dei tasselli catarifrangenti a delimitare il passaggio dei pedoni; a Meta furono messi sugli attraversamenti pedonali e come prevedibile sono saltati tutti, Faccio un plauso alla persona Di Piano addetta ai lavori per la sua professionalità. Il linguaggio che si usa in quel punto è : statte accorte’ a chelle che faie’, vuo’ a pace o’ a guerra,la guerra la si può vincere e la si può anche perdere. Mentre uscivo dal parco fui avvicinato da una persona su una moto di grossa cilindrata con il casco che mi disse: mo’ puote’ ascì, macchine nun ce ne stanne parcheggiate. Dal tono della voce si capiva che non era un cittadino di Meta, da chi è stato mandato! nel mio ultimo articolo dissi che a breve circolare per Meta sarebbe stato a rischio, questi eventi lo confermano. Le persone responsabili di tutto questo possono gioire ed essere soddisfatte; povero il nostro paese! ricordo quando ero un giovanotto come si stava bene!. Ora mi rivolgo direttamente al Sindaco, ormai la sceneggiata è stata fatta, visti gli eventi, perché non fa togliere la base dei dissuasori rimasta in loco in modo da agevolare il compito a quelli che vi parcheggiano e evita a chi, prima o poi vada di notte ad asportarla!, tolga quel segnale aggiunto di rimozione carro gru che fu messo dopo che i condomini presentarono una petizione(Io non la firmai),non si riesce e non si vuole far rispettare il divieto di sosta immaginiamo se si chiede l’intervento del carro gru. Vorrei chiedere alla persona addetta ai lavori che ha fatto aggiungere quel cartello: Attenzione, procedere adagio, mezzi in uscita, se un automobilista o un motociclista che viene dalla Piazza Santa Maria del Lauro a 70-80Km orari e più nota quel cartello e in pochi metri rallenta, pura fantasia, allo stesso punto quelli che provengono da Piano possono benissimo andare a 100 Km orari e non rallentare. Nel confrontarmi con un cittadino sul problema, questi diceva che, secondo lui quei segnali di divieto di sosta li non ci dovrebbero stare,perché non accontentarlo! Li faccia togliere, perché non evidenziare quegli spazi con pittura gialla non usata per completare l’evidenziatura degli accessi ai marciapiedi e scriverci : Riservato per ….!, Poi aggiungete sul marciapiede una piastrella con sopra scritto: Proprietà Privata, così facendo un cittadino sa come comportarsi. Un mio saluto va alla Sig.ra Ing. De Maio Paola alla quale vado a dirle che quella concessione sta andando come da me previsto: aggiunta di ombrelloni ora fissati al suolo di cui uno saldato alla ringhiera, il cancelletto è stato tolto,aggiunta di plastica alla ringhiera, creato un gazebo in plastica con illuminazione da discoteca, non mi meraviglierei se, un giorno quel pino da Lei allora menzionato, come ombra naturale, venisse reciso come è stato fatto giù alla “Stella Maris”. Lei lo sa, per i cittadini trascrivo alla lettera l’ultima parte del documento inerente la concessione (Per qualsiasi allestimento o sistemazione a verde diversa da quella ora descritta, richiedere specifico titolo abilitante). Questo è stato fatto! Se sì, questo dimostra quanto ci si tiene a quella concessione, se no provvedete. Il sottoscritto non ce l’ha con il Bar Federica, ma con quelle persone che non sono in grado o non vogliono far rispettare le regole a quei cittadini scorretti, il tutto per la sicurezza di tutti. A queste persone, noi cittadini che paghiamo le tasse, collaboriamo a pagar loro lo stipendio. Con la Sua richiesta di revoca concessione allora salvò la sua immagine anche se era al corrente quale fosse stato poi il percorso. A Meta le cose si realizzano a poca alla volta, in autunno Io prevedo un gazebo fissato al suolo con profilati in alluminio preverniciato e vetri. Il Parco Dresda paga al Comune un canone per il passo carrabile, non è giusto che questo sia utilizzato per la sosta di auto e scuter creando non pochi problemi a chi entra e a chi esce. Spesso mi capita di leggere articoli scritti su Agorà che evidenziano scontri tra maggioranza e opposizione e nella stessa maggioranza, la settimana dopo è subito presente il contro articolo, come mai ai miei articoli non viene mai data una risposta! Chi tace acconsente. Avrei altri argomenti da commentare, me li riservo per il mio prossimo articolo.
Francesco Saverio Pollio

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