Negli smartphone, una rete di distribuzione di droga particolarmente fiorente, che passava attraverso le più note applicazioni di messaggistica istantanea. .
Questa mattina a Sorrento i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto due giovani del luogo, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.
L’attività d’indagine, finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nella Penisola Sorrentina, condotta dai militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere a carico dei due soggetti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso tra loro, del reato di detenzione illecita al fine dì spaccio di sostanze stupefacenti nonché, a carico di uno solo dei due arrestati, del traffico illecito delle stesse.
L’attività, svolta anche con mezzi tecnici, già nel marzo del 2022, aveva portato all’arresto, nella flagranza dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, di uno degli odierni arrestati poiché, essendo stato sorpreso in possesso di 91,5 g di hashish, aveva posto in essere una condotta di resistenza ai militari operanti. In quella circostanza i Carabinieri dell’Aliquota Operativa avevano altresì proceduto al sequestro dei telefoni cellulari degli indagati, dalla cui analisi sono emersi elementi tali da far ritenere l’esistenza di una fiorente attività di spaccio a loro riconducibile.
In particolare, dalla verifica dello smartphone di uno dei due arrestati è emersa la presenza di diversi messaggi inviati ai presunti acquirenti, tramite applicazioni di messaggistica istantanea, al fine di concordare le modalità di cessione dello stupefacente, nonché di diverse fotografie, alcune delle quali verosimilmente scattate all’interno di un garage in uso a uno dei due indagati, ritraenti droga e grandi quantità di denaro, probabile provento dello spaccio di stupefacenti, apparentemente nella disponibilità degli indagati.