Ci sono storie che finiscono, altre che iniziano non appena sembrano terminate. Parte così, con 155 preferenze, l’impegno politico di Susanna Amato, berlusconiana della prima ora candidata nella lista di Forza Italia alle scorse amministrative, che pur non sedendo in Consiglio comunale, segue le vicende del governo cittadino e interviene con continue sollecitazione sui social.
“Il mio continuo interessamento è un atto dovuto ai miei elettori e agli altrettanti sostenitori che in seguito hanno imparato a conoscermi e ad apprezzarmi. Non si può chiedere il voto e poi, vincitori o non vincitori, lasciare nel limbo chi ci è stato vicino”.
Come valuta l’impegno in Consiglio comunale di Giuseppe Russo e Ferdinando Astarita, rappresentanti della coalizione in cui sei stata candidata?
Nutro profonda stima nei confronti di Giuseppe e Ferdinando, sia come persone che come politici. Non mi permetto di valutare nessuno. Più che altro vorrei spronarli ad “alzare” la voce nelle stanze del Comune e durante i Consigli Comunali, quando è necessario. Parlo non da ex candidata ma da cittadina vicana. Sono passati sette mesi dalle elezioni comunali, e voglio pensare che, forse, sono pochi e che la nostra minoranza voglia riservarci in seguito delle sorprese.
Quali provvedimenti avrebbero dovuti essere contestati con maggiore forza?
Non si tratta di contestare o contrastare, ma di controllare ed eventualmente mettere in dubbio la validità o la legittimità dei provvedimenti già presi e che il Consiglio Comunale vorrà prendere in futuro. Per esempio, qualche pomeriggio fa nel passeggiare a Seiano ho visto cosa lo stabilimento balneare Axidie sta realizzando. Vorrei che la cittadinanza venga notiziata in maniera precisa ed esaustiva su cosa stia succedendo.
Un voto – motivato – per questa amministrazione.
Non voglio dare alcun voto a nessuno, vincitori e non. Osservo, ascolto e seguo con attenzione e interesse i lavori della Amministrazione Comunale tutta. Non ho vinto ma non ho mollato.
Cosa pensa di Maurizio Cinque?
Ho avuto modo di conoscere Maurizio dopo le elezioni comunali. Quindi ho vissuto la sua figura come candidato Sindaco prima e come l’amico Maurizio dopo. Sono rimasta positivamente colpita dalla sua persona. Certamente ci si incontra per strada e si parla anche della situazione politica vicana, che lui affronta con serietà e alla quale io tengo molto. È giovane, ma ha la politica nel sangue. Ho fiducia in lui.
Nei suoi interventi, pubblici e privati, parla spesso delle capacità, della forza e della determinazione delle donne. Il prossimo sindaco sarà una donna?
Magari. E anche con uno staff tutto al femminile. Mi piacerebbe molto riuscire a realizzare una cosa del genere. E risponderei subito e con entusiasmo a chi volesse realizzare ciò. Mi avete scoperto, sono una femminista.
Se il prossimo sindaco fosse donna, chi sarebbe?
Non voglio fare nomi, ma ci sarebbero un paio di donne assolutamente all’altezza. Anzi, approfitto di questa gradevole intervista per chiamarle a raccolta.
Lei si è trasferita qui dieci anni fa perché amava Vico Equense. Crede che sia cambiata la Città?
Intanto dammi del tu. Dott, Prof, Avv, lasciamoli ad altri. Io sono Susanna. Si, è vero, mi piaceva molto Vico Equense e oggi la amo. È cambiata e ahimè non in meglio. Non è assolutamente da meno di Sorrento come paesaggio, come ristorazione, come turismo, come calore dei suoi abitanti. Eppure non va come dovrebbe. Voglio prendere come esempio un accadimento di pochi giorni fa: il bus che portava i nostri ragazzi all’Università a Napoli non c’è più; o meglio, c’è ma non passa più da Vico Equense. Arriva a Seiano e va via per Castellammare di Stabia. E i nostri ragazzi?? Restano a piedi solo i ragazzi di Vico Equense. Perché Vico Equense è sempre fuori dalle opportunità che vedono coinvolta tutta la penisola sorrentina?
Aldo Starace, Andrea Buonocore e Gennaro Cinque giù dalla torre. Chi salverebbe?
Caspita, che brutta domanda. Posso non rispondere? Ok rispondo perché non mi piace nascondermi dietro un dito. Salvo Aldo perché è un amico. Salvo Andrea Buonocore perché non lo conosco; sto imparando a conoscerlo da quando è diventato Sindaco. Per esclusione, e solo per esclusione, resta Gennaro Cinque.
Nancy De Maio