Qualcuno già “pregustava” la possibilità di passare dai 2milioni e 600mila euro incassati nel 2016, ad un importo quasi del doppio da realizzare nel 2017. E per farlo, era stata predisposta un’apposita delibera di Giunta, nello scorso agosto, accompagnata da una dichiarazione del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo: “In linea con le tariffe delle principali località turistiche italiane, abbiamo deliberato un aumento dell’imposta di soggiorno, che ha permesso in questi anni di non aumentare le tasse a carico delle imprese di un solo centesimo – spiegò Cuomo -. Oggi c’è la necessità di migliorare la nostra città, con arredo urbano e verde pubblico, e di avviare una seria politica di destagionalizzazione. Non ultima, l’urgenza di pianificare nuove attività di promozione attraverso marketing territoriale ed eventi. Azioni che saranno concordate di volta in volta con le rappresentanze delle associazioni di categoria locali, così da coinvolgerle nelle scelte e nella definizione dei programmi. Le opere da realizzare, inoltre, saranno individuate in sede di approvazione di bilancio, in modo che sia gli imprenditori che i cittadini potranno controllare come le risorse vengono impiegate”.
Ma l’aumento non s’ha da fare. E a riportarlo, tra l’altro, è anche il quotidiano Metropolis. Motivo dello stop al raddoppio? L’articolo 10 del disegno di Legge Bilancio 2017 “proroga al 2017 la sospensione dell’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni comunali per la parte in cui aumentano i tributi e le addizionali attribuite ai medesimi enti”. Tra i quali, anche la tassa di soggiorno. Uno stop ampiamente previsto, e per il quale si lavorava, nelle retrovie, per aggirarlo. Niente da fare.