Tito: “Io alla Provincia, poi Sagristani alla Camera”

“Ora il sostegno a me per la Città Metropolitana, domani a Sagristani  per la Camera dei Deputati. Così si fa gioco di squadra sul territorio”. Il sindaco di Meta va avanti nella sua campagna elettorale e si mostra fiducioso per i consensi e le attestazioni che sta ricevendo in questi giorni. 

Sindaco cosa significa che oggi lei va alla Città Metropolitana e domani Sagristani alla Camera?
E’ proprio  nella logica unitaria che vogliamo affermare dividere i ruoli. Riconosco che oggi c’è una attenzione particolare  nei miei confronti e di cui mi sento onorato. Ma fare blocco oggi significa costruire le premesse per poter contare di più domani in vista delle elezioni politiche. Ed in quella occasione dovremo seguire la stessa logica di oggi: fare squadra come Penisola sorrentina.

In questo modo nasce la candidatura Sagristani alla Camera?
Credo fortemente in questa possibilità e la reputo concreta. Il sindaco di S.Agnello ha sempre manifestato una forte propensione a favore di scelte politiche improntate a seguire una logica comprensoriale. Chi meglio di lui potrà rappresentarci come Penisola?

Perché dovremmo crederle?
Perché questo che oggi si sta realizzando è un percorso che viene da lontano. Già in occasione delle ultime regionali  e prima ancora delle elezioni politiche del 2013 si è a lungo aperta una discussione tra i sindaci della penisola incentrata sulla possibilità di avere un unico rappresentante del territorio in quelle competizioni.

Ma non se ne è fatto poi niente.
Il tentativo in quelle occasioni non è riuscito. Forse i tempi non erano ancora maturi e poi i processi politici richiedono lunghi assestamenti, ma adesso ci siamo. Tutti abbiamo maturato la consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte.

Come funziona alla Camera?
Da quello che oggi si sa il collegio dovrebbe abbracciare il territorio che va da Torre Annunziata a Massa Lubrense. E noi con i nostri centomila abitanti potremmo far sentire la nostra voce con forza, se restiamo uniti.

Nel caso fosse eletto, cosa si impegna a fare?
Ad essere il rappresentante di questo territorio nella città metropolitana facendomi carico di tutte le istanze che verranno dalle Amministrazioni locali.

Ma si dice che la Città Metropolitana non conta più niente. E’ vero?
La città metropolitana conserva gran parte delle competenze delle Province. Quindi in materia di scuole, trasporti e viabilità c’è molto che si può ancora fare.

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