“Le mie deleghe alla città Metropolitana danno più forza alla Penisola”. Così Giuseppe Tito, sindaco di Meta, commenta il suo ultimo, importante, successo politico: l’attribuzione delle deleghe alla pianificazione strategica. “ Un budget di circa 600 milioni di euro gestire tra fondi comunitari e nazionali” dice il diretto interessato senza nascondere un certo compiacimento. Un successo che corona l’intesa avviata da tempo con il sindaco metropolitano Luigi De Magistris che della promozione di Tito è l’artefice. Di questo parliamo con il primo cittadino.
Sindaco, come si è arrivati a questa nomina?
Domenica scorsa mi è stato proposto da Luigi De Magistris di seguire questo importante e delicato settore, lunedì sono stato in Città metropolitana per capire un po’ di più e poi tutto è stato formalizzato. E’ una bella soddisfazione per me, ma si aprono prospettive per il nostro territorio, ed è questa la cosa più importante.
Perché?
La pianificazione strategica, delega che mi è stata attribuita, ha un budget di circa 600 milioni di euro. Si tratta di risorse da impegnare per azioni di supporto ai Comuni per trasporti, scuole, risanamento ambientale, viabilità.
Cosa farà?
La pianificazione va divisa per aree. La Penisola sorrentina, le isole, la provincia Nord, l’area che va da Castellammare a S. Giorgio, avviando un confronto con le Amministrazione per individuare i progetti su cui attivare le azioni di rilancio.
Andiamo alla Penisola, cosa intende fare?
Ho chiesto a tutti i sindaci un incontro. Ascolterò, ma penso che sul fronte dei trasporti si possa riaprire il discorso del nodo di interscambio alle cave di Punta Scutolo con i grandi bus che si fermano lì ed i turisti sono portati nei Comuni costieri con navette elettriche, al fine di ridurre l’impatto ambientale e decongestionare il traffico che è diventata da tempo una vera e propria emergenza. Ma c’è di più
Prego
Penso alla grande questione del risanamento dei costoni, un argomento che investe un profilo ambientale, di sicurezza e della tutela paesaggistica. L’altra grande questione è la viabilità, su cui ci confronteremo e siamo aperti alle proposte dei tecnici. C’è tanto da fare. Certo ogni area ha le sue specificità e priorità.
Ma cosa ha determinato questa promozione?
Che devo dire, il sindaco De Magistris ha fatto quello che il mio partito, il PD, non ha voluto fare ovvero valorizzare il mio impegno per il territorio.
Le brucia ancora la mancata candidatura alle politiche?
Più che la mancata candidatura è il modo che mi ha offeso. Non considerare la lunga e costante militanza, i consensi, la rappresentatività.
Ma lei ha un problema giudiziario
Sono un indagato non un imputato ed in ogni caso persone nelle mie stesse condizioni sono state prese in considerazione.
Vuole dire una parola sull’inchiesta che la riguarda?
Per il Giosuè a mare l’accusa di abuso d’ufficio è caduta, cadranno anche queste altre. Sono passati più di due anni dall’apertura dell’indagine, ho sempre interloquito con molto rispetto con i magistrati ed ho chiesto più volte di essere ascoltato per chiarire il mio operato. Resto in attesa delle decisioni che verranno.
Torniamo al partito, prenderà la tessera?
Non ho ancora deciso, ma c’è grande confusione nel Pd. De Luca che spara a zero, liti e divisioni nazionali, sul piano locale poi ha avuto il segretario del locale circolo con l’indice accusatore costantemente puntato contro di me, quasi che un sindaco dello stesso partito meritasse un trattamento peggiore rispetto a quello riservato agli esponenti delle forze politiche che si contrappongono al Pd. E’ questo insieme di fattori che mi sfiducia.
Si parla di una sua possibile candidatura alle Regionali con De Magistris. E’ vero?
Ripeto, ringrazio per la fiducia che mi ha accordato. Da qui a dire di una mi candidatura alle regionali ne corre. Anche perché dovrei dimettermi da Sindaco.
Quindi si candida?
Certo, ho avuto un momento di perplessità, ma l’affetto di tanti cittadini mi ha confortato e penso che concorrere per un nuovo mandato al Comune di Meta sia a questo punto giusto e doveroso da parte mia, al fine di continuare, se i cittadini lo vorranno, il lavoro iniziato.
Quindi ipotesi regionali esclusa?
Meta viene prima. Se dovessero determinarsi le condizioni per le regionali lo direi prima del voto, ma è un periodo ipotetico del terzo tipo.