Tiziana Barba: “I politici di Vico? Sofisti, cartesiani e weberiani”

Una donna “a più dimensioni”, imprenditrice e filosofa, amante della lettura e attivista per i diritti. Dopo l’esperienza come componente della Commissione Pari opportunità, un’intervista in cui si racconta.

Tiziana, lei è stata nella Commissione alle pari opportunità. Come giudica quell’esperienza?

L’esperienza vissuta come componente della CPO è stata costruttiva in quanto insieme alle altre colleghe abbiamo tentato di approfondire alcuni problemi della nostra comunità e di favorire  un percorso attento ad equiparare le asimmetrie esistenti  di uomo e donna con più discussioni nella sfera politica e pubblica, perché, come ho descritto sulla tesina del 20/02/2014, l’autonomia privata dei cittadini può essere garantita con l’attivazione dell’autonomia civica insieme a quella pubblica.  Dunque, questa esperienza è stata arricchente e a suo modo integrativa poiché proprio nel confronto fra colleghe emergeva  la soluzione migliore da realizzare. Infatti, ciascuna delle componenti  della CPO uscente, che professionalmente ricopre competenze  in vari campi del sapere e del  fare,  apriva un campo di visione sulla realtà  poliedrica da questionare .

Pensa che la CPO avrebbe potuto fare di più?

Il percorso della CPO è stato avviato in diverse forme e in vari ambiti socio-culturali dando vita ad iniziative, eventi e dibattiti che hanno avuto un peso decisionale in ambito amministrativo e dato lustro alla città di Vico Equense. Molte idee e progetti sono rimasti sulla carta e appesi nel tempo . In particolare tengo a cuore la realizzazione del progetto formativo sull’affettività, o meglio, l’educazione ai sentimenti basato sull’autostima  e  cura del sé come “aver-cura” e” prendersi-cura” . Tale progetto, condiviso da tutte, era indirizzato come corso interdisciplinare ai ragazzi delle scuole medie, ma che non ha avuto “luce” per mancanza di fondi. In compenso, tuttavia,  l’”Incontro letterario sotto l’agrumeto” diventato itinerante continua ad esistere, nonostante sia scaduto il nostro mandato, e rinnova il suo appuntamento ogni fine mese.  Per cui se ritorno alla sua domanda, le posso rispondere che si può fare sempre di più ma, se si guarda troppo al passato non si godono i benefici  esistenti  del presente che possono anche venir meno e non essere più. L’uomo è  avente tempo e aver cura del tempo. Dunque, l’uomo  è nell’avvenire del futuro  come  luogo dove scaturiscono le possibilità provenienti anche dal passato  in virtù di ciò che è stato. Credo  quindi che in modo effettivo, la CPO abbia operato poco più di due anni durante i quali ha reso noto il lavoro svolto ,manifestando la sua funzione di organo democratico intento a promuovere una comunicazione dell’intesa,  e a valorizzare una comunità inclusiva attraverso confini aperti a tutti anche a coloro che sono  reciprocamente estranei  e tali vogliono restare.

Secondo lei, la Città di Vico Equense riesce a garantire Pari Opportunità a donne, diversamente abili e stranieri?

Non del tutto de facto. Questa è una sfida e l’optimum, secondo me, è  una società che realizza una democrazia partecipativa a tutto tondo. Una comunità nella quale si fanno valere voci differenti e dove sono presi in considerazione i problemi umani . La democrazia paritaria, così intesa, è molto più della “legge della maggioranza”. Ciò significa attivare luoghi di discussione per avvicinare i cittadini alla sfera politica e combattere quei fenomeni di mercificazione della cultura, di conformismo sociale e di manipolazione delle opinioni. Occorrono azioni politiche mirate a decostruire un sistema patriarcale che rinuncia a pensare alla società come macro-soggetto unitario, per adottare sempre più politiche di sviluppo che seguano la direzione “bottom-up” (dal basso verso l’alto) ovvero che partano da quelle dimensioni differenziate più vicine ai cittadini.

Cosa pensa dell’apertura a mamme lavoratrici, disoccupati, gay, associazioni per la nuova commissione?

E’ un provvedimento atto a garantire la rappresentanza diretta di alcune categorie sociali. Tale investitura non denota una novità rispetto alla composizione e alla messa in pratica della CPO uscente in quanto, la maggior parte delle categorie sopra elencate, erano ricoperte dalle stesse e,  inoltre, la CPO si è interessata sia della condizione delle donne, che della condizione delle persone svantaggiate dei diversi strati sociali della nostra comunità.  La novità riguarda l’apertura , per la prossima CPO, alle persone di sesso maschile. Tale cambiamento  è una presa d’atto positivo che aiuterà il dialogo fra uomini e donne  su questioni emergenti e delicate.

Presenterà la sua candidatura?

Ci penserò.

Quali sono i problemi più urgenti da affrontare a Vico Equense?

Stiamo lavorando per presentare al comune una proposta per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Potete cercare la pagina “Vico senza barriere” di facebook.

Segue le vicende amministrative?

SI.

Cosa pensa della Giunta Buonocore?

E’ troppo presto per dare un effettivo giudizio.

Per finire, un gioco. Gennaro Cinque, Massimo Trignano e Maurizio Cinque. Il paragone con un filosofo per ciascuno di loro.

Il sofista, il cartesiano, il weberiano.

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