Mai più una iniziativa come questa al campo Italia di Sorrento. La diffida netta arriva dal commissariato della Polizia di Stato ed è inviata ai dirigenti scolastici ed al sindaco di Sorrento. Cosa è successo?
Nello stadio cittadino si è tenuto il memorial “Calciamo Insieme”, giunto alle XVI edizione. Una giornata pensata, fin dall’inizio, all’insegna dello sport e del fair play, che col tempo si è arricchita di nuovi contenuti, come il ricordo di tutti i giovani scomparsi dalla penisola sorrentina. Per l’occasione, come ogni anno, sono state coinvolte le principali scuole secondarie del territorio.
Circa duemila persone sugli spalti. Tutti o quasi studenti delle scuole partecipanti al mini torneo che si svolge nel corso di una sola giornata. E qui arriviamo alle dolenti note. Secondo quanto scritto nella missiva dal Commissariato di Sorrento, il contegno tenuto dai giovani sarebbe stato a dir poco deprecabile. Stando alla descrizione sono stati fatti esplodere botti irregolari e definiti “pericolosissimi”, a questo si aggiunge “la perdurante accensione di un numero elevatissimo di fumogeni con rischio per i presenti di inalazione di fumi tossici”. I comportamenti tenuti sono stati considerati non civili. Inoltre si è chiesto se i giovani fossero sottoposti alla vigilanza dei docenti delle scuole e se i genitori fossero stati informati della partecipazione al torneo.
Il finale della comunicazione non lascia alcuno spazio a dubbi interpretativi. “Si pregano tutti i soggetti interessati di considerare l’opportunità di non autorizzare future edizioni della manifestazione, la quale, peraltro, si è completamente svuotata delle originarie e lodevoli finalità per cui era nata”.