“Con la legge di semplificazione 2017 si scrive un’altra bella pagina del libro dei sogni di De Luca. Tanti bei principi e belle intenzioni, ma poca, pochissima sostanza”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle intervenendo sulla legge di Semplificazione, transitata per il parere nella Commissione Trasparenza presieduta dalla Ciarambino. “Quello che rileviamo è che basta la sola presenza del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale perchè temi come la trasparenza e la partecipazione salgano in cima all’agenda politica del governatore, e di questo non possiamo che rallegrarci – spiega la capogruppo – non basta però annunciare di voler fare la trasparenza e la partecipazione, bisogna mettere in campo strumenti realmente efficaci e questi mancano quasi del tutto nel ddl della Giunta, come mancano le sanzioni in caso di mancata attuazione”. “Il 90% degli articoli relativi alla trasparenza non fa che ribadire obblighi di trasparenza già introdotti da 4 anni con legge nazionale. Il fatto che vengano ribaditi vuol dire che evidentemente siamo in ritardo di 4 anni su ciò che andava già attuato – attacca la Ciarambino – senza contare che in più articoli si parla di digitalizzazione e cittadinanza digitale, con obiettivi molto ambiziosi”. “Nel corso di questi due anni abbiamo più volte presentato emendamenti sulla digitalizzazione – continua – per esempio in favore delle persone disabili per l’accesso alle certificazioni senza bisogno di dover fare lunghe file o in sanità per la creazione del fascicolo sanitario elettronico”. “Emendamenti che sono stati sistematicamente bocciati – evidenzia Ciarambino – mentre oggi De Luca annuncia di voler fare la rivoluzione digitale. Coerenza, questa sconosciuta”. “Scopiazzando quello che il M5S fa da sempre senza bisogno di una legge, all’art 11 del ddl si prova ad introdurre la possibilità per i cittadini di partecipare alla redazione dei disegni di legge della Giunta – fa notare – un articolo troppo striminzito per la grande ambizione di cui è portatore. E pensare che altre regioni si sono dotate di intere leggi sulla partecipazione. In Campania De Luca ci tiene così tanto alla partecipazione dei cittadini che bastano 10 righe per attuarla. Ci sa tanto del solito spot deluchiano: tanta fuffa e poca sostanza”. “Infine, all’art 12 si introduce il principio che agli uffici regionali compete la ricognizione e la successiva attuazione delle leggi regionali inattuate. Ci fa piacere che De Luca abbia deciso di attuare un emendamento del M5S che avevamo presentato alla scorsa legge di stabilità e che ci era stato dichiarato inammissibile -è il duro commento dell’esponente del MoVimento 5 Stelle – Non è la prima volta che De Luca e la sua maggioranza bocciano i nostri emendamenti per poi infilarli in altri provvedimenti come proprie proposte. Va benissimo, noi continueremo a produrre emendamenti perchè possano continuare a copiarli. Quello che conta è il risultato” conclude la capogruppo.