Turismo sostenibile. Penisola sorrentina sempre più green

Fino a qualche anno fa il turismo responsabile e sostenibile era un fenomeno di nicchia, un concetto portato avanti da pochi, uno stile di vita preso in considerazione da un esiguo numero di turisti.

Le cose sono molto cambiate e l’espansione del progetto Hotel Rifiuti Zero negli ultimi mesi è una prova tangibile del cambiamento epocale che sta trasformando il turismo sostenibile in una realtà che interessa un numero sempre maggiore di persone. Un fenomeno, dunque, che non è destinato ad essere una tendenza passeggera.

Oggi sempre più strutture ricettive stanno comprendendo che la sostenibilità fa crescere il business, e sempre più turisti sono in cerca di vacanze “green”.

Negli ultimi mesi strutture di altissimo livello, come il Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, ristorante pluristellato e boutique hotel, hanno voluto aderire alla strategia Hotel Rifiuti Zero.

Le caratteristiche sostenibili di una struttura ricettiva devono essere considerate già in fase di progettazione: infatti il prossimo 17 luglio aprirà i battenti a Viterbo “The Pinball Luxury Suites”, una dimora d’epoca del XV secolo riadattata ad hotel di lusso, che ospita al suo interno un prestigioso museo dedicato al flipper e che nasce nel segno della strategia Hotel Rifiuti Zero.

La crescita delle adesioni alla strategia è accompagnata da importanti partnership che stanno contribuendo allo sviluppo del progetto a livello nazionale ed internazionale. Tra queste merita menzione quella con ANEA, l’Agenzia Napoletana per l’Energia e l’Ambiente, che ha inserito il protocollo Hotel Rifiuti Zero nell’ambito della sua consulenza dedicata al mondo della sostenibilità e del risparmio energetico.

Altra recente partnership è quella stretta con la Cooperativa Innovation, ideatrice del progetto “Ecofesta Puglia”, la cui “mission” è rendere più sostenibili grandi eventi e manifestazioni come la Notte della Taranta, il famosissimo festival di musiche e balli popolari. La cooperativa Innovation si occuperà della diffusione della strategia Hotel Rifiuti Zero in Puglia.

L’unione fa la forza e la sostenibilità fa rete, con questo spirito è iniziata la collaborazione con “Il Vagabondo”, organizzazione di “incoming” nel Sud Italia che propone esperienze di viaggio “narrative”, organizzando passeggiate tematiche e week end di turismo responsabile per scuole, tour operator, e associazioni.

Analoga collaborazione è quella tra Hotel Rifiuti Zero e UCMED, l’Università della Cucina Mediterranea, associazione di promozione sociale riconosciuta dalla Regione Campania che è particolarmente attiva con vari progetti di valorizzazione e di formazione.

Il progetto Hotel Rifiuti Zero, oltre ad essere caratterizzato da azioni finalizzate a risultati concreti e misurabili, costituisce un importante punto di riferimento anche sul piano teorico. Di recente, infatti, è stato oggetto della tesi di laurea dal titolo “Valutazione della sostenibilità della gestione dei rifiuti urbani delle utenze domestiche e alberghiere nel Comune di Sorrento” della Dottoressa Daria Milione dell’Università degli Studi di Salerno.

L’attenzione su Hotel Rifiuti Zero è in costante aumento anche a livello internazionale: dal mese prossimo le iniziative della strategia saranno veicolate grazie ad una newsletter a cura di ACR+ (Association of Cities and Region for sustainuble Resource managment) nell’ambito del progetto BLUISLANDS.

Sul numero in edicola a luglio, anche la nota rivista Cose di Casa si occuperà del turismo sostenibile e della grande crescita del progetto Hotel Rifiuti Zero.

Spostandoci proprio sul versante dei risultati pratici va senz’altro menzionato il dato record della raccolta di tappi di sughero destinati al progetto “Etico” di Amorim con il riciclo per la produzione di materiali biocompatibili: ben 200.000 tappi sono stati raccolti dagli hotel sorrentini Aminta, Belair, Conca Park, Hilton Sorrento Palace, Minerva, President e dal Roxy Bar di Massa Lubrense.

Hotel Rifiuti Zero, infatti, non include solo hotel, ma anche bar e ristoranti che hanno fatto propri i valori della sostenibilità espressi dal progetto.

Tra questi c’è anche il ristorante Acqu‘e Sale, del noto pizzaiolo sorrentino Antonino Esposito, che – tra le varie attività sostenibili portate avanti nel suo locale – ha  adottato anche la pratica del Chilometro Zero, offrendo alla sua clientela prodotti provenienti dal territorio, o addirittura dal locale stesso, come ad esempio l’ottimo pane.

Lo scorso weekend Acqu‘e Sale ha ospitato Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e vincitore del Premio Goldman 2013, in visita a Sorrento per un incontro con i responsabili Hotel Rifiuti Zero.

Le tante novità ed i progressi fatti da Hotel Rifiuti Zero in questo 2017 giunto ormai al suo giro di boa, sono senz’altro un modo per celebrare l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile indetto dall’ONU, perché il turismo, per il benessere delle persone e del pianeta, deve essere un’opportunità e non un problema.