C’erano già data ed orario fissati per il rientro di Graziano Maresca alla guida dell’Ufficio tecnico comunale: lunedì 3 settembre, alle ore 8. Nell’occasione l’ingegnere avrebbe dovuto riprendere la guida del V settore che ha competenza su lavori pubblici, manutenzione, protezione civile e altro. Un posto lasciato il 31 agosto di un anno fa per andare a fare il docente di matematica e fisica in un liceo di Portici. Un’esperienza pensata per un tempo limitato con l’obiettivo di tornare al Comune. E invece questo proposito, al momento, è saltato. Graziano Maresca non solo non torna alla guida dell’Ufficio tecnico comunale, ma, anzi, ha deciso di portare il Comune davanti al giudice del lavoro. Come si è arrivati a questa situazione? Andiamo con ordine.
Un anno fa
Le dimissioni
Graziano Maresca il 31 agosto dell’anno scorso, avendo ricevuto nomina in ruolo come docente, a seguito di superamento di concorso pubblico, richiede al Comune di Piano di Sorrento di poter usufruire di un anno di aspettativa senza retribuzione, con diritto alla conservazione del posto.
Fin dall’inizio l’impressione che se ne ricava è che Graziano Maresca voglia fare un’esperienza nuova, ma limitata nel tempo. Un periodo lontano dal Comune per trovare motivazioni forti e riprendere sulla scia di un passato che l’ha visto come uno dei protagonisti indiscussi sul fronte delle opere pubbliche in Penisola sorrentina.
Tanto è vero che il 10 maggio scorso il Prof Graziano Maresca si mette al computer e chiede al Comune di voler tornare ad essere l’ingegnere Graziano Maresca, dipendente del Comune di Piano di Sorrento nel ruolo che ha lasciato.
Di fatto Maresca chiede di avvalersi del diritto alla conservazione del posto di lavoro per la durata del periodo di prova nella scuola.
Il periodo di prova nella scuola è di un anno e l’anno sta per spirare. Ma c’è dell’altro e la vicenda si complica.
Professore
al Nautico
Nel mentre Graziano Maresca è stato trasferito vicino casa con assegnazione all’Istituto Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento ed ha chiesto al dirigente scolastico l’aspettativa per un anno.
In altri termini Graziano Maresca chiede al Comune di Piano di tornare in carica dopo aver dato le dimissioni ed, al tempo stesso, alla scuola di poter beneficiare dell’aspettativa di un anno, una sorta di mobilità verso un’altra pubblica amministrazione.
Cosa significa?
Al Comune
Ma con riserva
Con ogni probabilità Graziano Maresca vuole andare sì al Comune, ma senza chiudere a chiave la porta dell’ufficio, restandoci a prescindere. L’aspettativa chiesta ed ottenuta dalla scuola rappresenta la possibilità di valutare le diverse opzioni professionali e di adottare poi una decisone ponderata, compresa la possibilità di lasciare nuovamente il Comune.
L’ufficio personale dice no
A fare saltare questa impostazione arrivano l’ufficio personale del Comune ed il segretario generale dell’Ente. Secondo costoro Graziano Maresca non può tornare al Comune mantenendo, con l’aspettativa, un piede dentro alla scuola. Il riferimento normativo che danno è il contratto comunale, secondo il quale il dipendente ha diritto alla conservazione del posto in due casi: esito negativo del periodo di prova o recesso. Poiché l’esito negativo del periodo di prova non c’è stato, Maresca dovrebbe licenziarsi dalla scuola. L’ex ingegnere capo del Comune, dal canto suo, cita un’altra norma (art. 18 del contratto di lavoro del personale della scuola)in base alla quale il personale scolastico può chiedere l’aspettativa per svolgere nel tempo di un anno altra esperienza lavorativa nel settore pubblico o privato ed è proprio quanto Maresca vuole fare.
Resta a scuola
Ma fa causa
Intanto passa il tempo ed alla prima richiesta di riassegnazione del posto di lavoro fatta da Graziano Maresca il 10 maggio scorso segue una integrazione del 28 agosto in cui l’ingegnere sollecita una risposta, lamentando il pregiudizio per i propri diritti.
La risposta non arriva. In altri termini per il Comune Maresca non può rientrare in Municipio fino a quando non si licenzia dalla scuola. Graziano Maresca non ci sta. In questo contesto scrive al dirigente scolastico del Nautico e dice che l’inerzia del Comune l’ha costretto a rinunciare all’aspettativa. Ciò significa che il 3 settembre o alle ore 8 Graziano Maresca non è andato al Comune ma a qualche centinaio di metri di distanza presso lo storico Nautico “Bixio”. Va a fare il Professore ma con l’obiettivo di tornare al Comune. Infatti, il nostro, intende contestare l’interpretazione data dal Comune facendo ricorso al giudice del lavoro. In questo modo vuole tornare al Comune ma vedendosi riconosciuto il diritto all’aspettativa. Come andrà a finire? Al momento non è dato saperlo. Nel giro di due mesi la vicenda dovrebbe chiarirsi, lasciando però lungo la strada malumori e polemiche.