È una serata dolce d’estate e di brezza. I ragazzini hanno appena recuperato l’ennesimo Supoer santos calciato giù da piazza Sagristani, al parco giochi le giostrine rincorrono i movimenti dei bambini che corrono, scivolano e inventano battaglie. C’è qualcosa di nuovo, però, nell’aria dei Colli di Fontanelle. È la voce di Valentina Cinque che si stende sulla musica e accarezza non solo i clienti della Perla, ma tutti coloro che sono in piazza. Tra una canzone e l’altra, la giovanissima artista racconta in un fluido inglese agli avventori olandesi il suo iter di studi, la laurea in Giurisprudenza, la ricerca di un lavoro che non c’è e la passione per la musica. E di musica Valentina vive, custodendo nel cuore un sogno ancora più grande, sempre tra palcoscenico e riflettori: il teatro. Intanto si muove agilmente tra generi diversi, cantanti italiani e classici in lingua inglese o spagnola. Regala brani ai piccoli che glieli chiedono e accoglie i suggerimenti degli astanti. Questi non sono più solo spettatori, ma diventano protagonisti di una sera in cui va in scena l’ordinaria serenità di una collina affacciata sul tramonto, che aspetta di addormentarsi sotto un cielo un po’ più vicino.